La storia infinita del centro sportivo di Aulla Il Comune ci riprova con un altro bando

L’ultimo tentativo è andato deserto. Si cerca una società che faccia ripartire la struttura a Quercia, che ha ancora bisogno di lavori

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L’ultimo bando è andato deserto, ma c’è ancora speranza. Con un altro nuovo bando in arrivo. Quella del centro sportivo Salvo D’Acquisto di Quercia sembra una storia infinita, tra chiusure, lavori in corso, promesse e rinvii nella riapertura. Sa la pista di atletica, appena riqualificata, il palazzetto e i campi sportivi esterni sono aperti e funzionanti, per le piscine coperte invece ci sarà da aspettare. Ci sono ancora lavori da fare, ma soprattutto bisogna trovare una società seria che sia capace di far ripartire quello che era il fiore all’occhiello del Comune di Aulla. La procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio di gestione del centro, di proprietà comunale, è andata deserta. Era un bando un po’ particolare e di sicuro impegnativo da accettare, soprattutto in un momento incerto come quello che stiamo attraversando. La durata della concessione era stabilita in nove anni e la gestione dell’impianto sportivo comprendeva l’apertura, la gestione di segreteria, biglietteria, reception, la pulizia dell’intero impianto sportivo, la gestione delle piscine con servizio di assistenza bagnanti, trattamento delle acque e organizzazione di corsi di nuoto e di ginnastica in acqua, la gestione del palazzetto dello sport, della pista di atletica, la conduzione e manutenzione degli impianti tecnologici.

"Ci sono società sportive interessate alla gestione - spiega Giovanni Schianchi, che sta seguendo l’iter per il comune -, ma li ha fermati l’incertezza sui costi, non potevano fare proposte su una gestione a lungo termine come quella prevista dal bando. Purtroppo ci sono centri sportivi in difficoltà anche in grandi città, amministrazioni che aiutano, quando possono. Bisognerà trovare una soluzione per andare incontro al mercato, riducendo il margine di rischi, per invogliare società sportive ad affrontare un’avventura non banale, dopo anni di chiusura e con costi di gestione non trascurabili. Stiamo lavorando coi dirigenti su un nuovo bando, che sia una mediazione. Ho avuto contatti con due società, una della Spezia e una di Genova, attive nel settore, che sarebbero interessate, anche se non hanno partecipato al bando. Dal canto nostro dovremmo cercare di accelerare gli interventi di efficientamento energetico dell’impianto e magari limitare la gestione solo alle piscine. Ci sono ancora alcuni lavori da terminare, come le finiture e interventi negli spogliatoi, ma anche la realizzazione di una seconda caldaia a cippato per cui abbiamo ottenuto un finanziamento. Valuteremo se affidare la gestione per un anno di prova, in via sperimentale, con condizioni più appetibili, che non siano penalizzanti per il comune".

Monica Leoncini