La lunga estate calda delle tartarughe marine Ben 43 nascite al bagno Sport e Natura

Dal 14 al 22 settembre centinaia di persone hanno seguito di notte la schiusa delle uova. L’impegno dei volontari di Wwf e TartAmare

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In spiaggia a Poveromo e a Ronchi ha tenuto banco per tutta l’estate, forse più delle elezioni politiche. Stiamo parlando dei tre nidi di tartaruga marina che un’esemplare ha lasciato ai bagni Nical, Sport e Natura e Carol in tre tempi diversi. Al Nical, dove le uova erano state deposte a circa 12 metri dalla riva, sotto un pattino, qualcosa è andato storto: ne sono nate solo 5. Al bagno Sport e Natura, sempre a Poveromo, dove il nido è stato spostato dagli esperti e dai volontari del Wwf sotto una tenda a oltre 20 metri dalla riva, le cose andate decisamente meglio: ben 43 le tartarughine nate che hanno preso la via del mare. Qui la schiusa è stata davvero emozionante ed ha coinvolto centinaia di persone. Le prime tartarughe sono nate il 14 settembre, le ultime tre sono state letteralmente estratte dalla sabbia il 22 settembre, al momento dell’apertura del nido, e fatte arrivare in acqua.

Allo Sport e Natura le uova sono arrivate la notte tra il 21 e il 22 luglio. La ’mamma’ le aveva lasciate sotto un ombrellone, in seconda fila, a due passi dal mare, a rischio mareggiate. E’ stato subito convenuto di traslare il nido più indietro, nelle stesse condizioni. Un nido che è stato monitorato e ’coccolato’ per tutta l’estate dallo staff del bagno (il segretario Claudio Costelli e i bagnini Sebastian e Raoul), dai volontari del Wwf e dell’associazione TartAmare con il supporto di biologi inviati dal Ministero, della Capitaneria di Porto e del Comune, che ha diramato un’ordinanza per tutelare il sito. Ma centinaia di soci del bagno e di clienti anche degli stabilimenti vicini hanno ’fatto il tifo’, seguendo costantemente l’evolversi della situazione. E’ stata anche creata, da parte dello staff del bagno, una chat di informazioni. Nelle ultime ore prima della schiusa, il monitoraggio del Wwf è stato continuo, 24 ore su 24. I volontari hanno dormito in una tenda allestita all’interno del bagno, nella zona docce. Per favorire la discesa in mare delle tartarughine, dal nido posizionato sotto una tenda, è stato allestita un’apposita pista sulla sabbia recintata. E le nascite notturne delle testuggini, dal 14 settembre, sono state seguite in diretta, nonostante l’ora, da tantissime persone in un clima autenticamente emozionante e suggestivo. Del resto era la prima volta, a memoria d’uomo, che le tartarughe marine deponevano le uova sulla spiaggia apuana. Alcuni esemplari sono nati di giorno, un po’ ’storditi’: sono stati prelevati dai volontari e... curati prima di essere rimessi sulla pista, a buio, dove hanno raggiunto il mare. Analoga sorte è stata riservata alle ultime nate, del 21 e 22 settembre, ormai intorpidite dal freddo. Infine, quando alla fine è stato deciso di aprire il nido, ne sono state trovate sotto la sabbia altre tre che, grazie all’intervento dei volontari, hanno potuto riprendersi e raggiungere il mare. In tutto si tratta come detto di 43 nascite su 97 uova deposte. Può sembrare poco ma secondo gli esperti si tratta di un ottimo risultato. Ora non è dato sapere quante di queste tartarughine apuane riusciranno a diventare adulte – poche, purtroppo, sostengono sempre gli studiosi – ma non c’è dubbio che qualcuna ci riuscirà e già questa è una bella notizia, così come entusiasmante è stata l’intera esperienza vissuta questa estate in spiaggia a Poveromo. Nell’attesa della schiusa, imminente, al bagno Carol di Ronchi dove, considerata la stagione tardiva e le condizioni meteo sfavorevoli, sarebbe già eccezionale anche solo qualche nascita.

Luca Cecconi