"Inneggiano a fascismo e razzismo". Due carabinieri sotto processo

Ad Aulla frasi-choc in un’intervista ad una trasmissione in tv "Marocchini bugiardi nati. Il codice penale? Non si usa"

Il giudice Augusto Lama

Il giudice Augusto Lama

Massa, 21 gennaio 2020 - «I marocchini sono bugiardi dalla nascita, sono facce di m.... E se esci in servizio rispettando il codice penale, smetti di fare il carabiniere". Frasi-choc pronunciate da due carabinieri lunigianesi (A.B., 50 anni, e M.D., 57 anni) ai microfoni della giornalista Micaela Farrocco della trasmissione "Piazza pulita" di La 7, inviata in Lunigiana per seguire la maxi-indagine sulle presunte violenze nelle caserme di Aulla e Albiano. Nel suo servizio la giornalista aveva intervistato due militari coinvolti nell’inchiesta (tutt’ora sotto processo per quegli episodi), riprendendoli con una telecamera nascosta, e criptando il viso per renderli irriconoscibili. Ai microfoni i militari si erano lasciati andare a frasi contro "i marocchini" e, scrive la procura, "esaltando metodi del fascismo, propagandando idee fondate sulla superiorità e l’odio razziale". Dalla denuncia presentata dall’Arma nei loro confronti, i sottufficiali sono finiti sotto processo per aver violato la legge Scelba del 1952 (apologia di fascismo) e la legge 654 del 1975 sull’eliminazione di tutte le discrimazioni razziali.

All’indomani dell’esposto dell’Arma uno dei due carabinieri aveva querelato Farrocco sostenendo di essere stato intervistato a sua insaputa con la telecamera nascosta. Per la giornalista invece l’uso della microcamera era necessario per rendere credibili le dichiarazioni: tesi accolta dal gup Ermanno De Mattia che ha ritenuto corretto il suo comportamento e ha archiviato il caso. Va invece avanti il processo a carico dei due carabinieri: nella prossima udienza (6 aprile, collegio presieduto da Augusto Lama, nella foto ) sarò prodotta in aula rilasciata in tv alla Farrocco, parte civile. © RIPRODUZIONE RISERVATA