Scontro mortale tra suv e moto, si indaga per omicidio stradale

La vittima aveva 48 anni, gravissimo un 14enne

Il luogo dell'incidente. Nel riquadro Cristian Ferretti

Il luogo dell'incidente. Nel riquadro Cristian Ferretti

La Spezia, 15 maggio 2022 - isognava marcare a uomo. No meglio a zona. L’hai visto il tiro? Potevo calciarla più forte. Stavano parlando di calcio mentre tornavano a casa. In un istante l’inferno. Il tragico schianto, la felicità distrutta. Quelle macchie di sangue sulla carreggiata destra di viale Vespucci testimoniano la disgrazia avvenuta poche ore prima: Cristian Ferretti ha perso la vita sull’asfalto tra il ristorante ’La Carretta’ e la discoteca ’Pirata’. Si è scontrato, in sella alla sua moto, con un suv guidato da un uomo residente nella provincia di Spezia. È morto sul colpo alle 22,30: stava tornando da vedere l’amico 14enne giocare a calcio con il Ricortola allo stadio ’Del Freo’ di Montignoso. Erano affiatati, molto spesso parlavano di calcio, tattiche e ieri sera erano insieme per quell’ultimo viaggio. 

Inutili i tentativi di rianimare il 48enne da parte dei volontari della Pubblica assistenza accorsi subito. Il ragazzino, in gravissime condizioni, è stato trasferito d’urgenza durante la notte all’ospedale di Cisanello. La prognosi è riservata: combatte per vivere, è in coma farmacologico, ma le condizioni di salute sono stabili. Il guidatore del suv, in quel drammatico momento assieme a una donna, non ha riportato lesioni. La passeggera invece è stata portata al Noa in stato di choc: il tragico schianto non le ha lasciato traumi fisici ma una ferita psicologica difficile da guarire.

Accorsi sul viale della movida marinella anche la polizia municipale, gli uomini della Misericordia e la polizia di Stato. Una volta che i soccorritori hanno constatato che il cuore di Ferretti aveva smesso di battere, gli agenti della municipale hanno circoscritto l’area in attesa del magistrato di turno dirottando il traffico, intenso a quell’ora di inizio weekend, nelle arterie stradali parallele. Secondo una prima sommaria ricostruzione il guidatore del Suv si sarebbe immesso nella careggiata destra per fare ritorno nella città ligure, mentre Ferretti stava transitando da Montignoso verso Massa. Un impatto tremendo: la moto si è praticamente aperta in due, e l’impatto ha provocato gravi dannai anche all’auto. La municipale ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale e lesioni ai danni del giovane passeggero 14enne. Disposta l’autopsia sul 48enne.

Uno schianto che ha riecheggiato con tutto il suo strazio sulla comunità massese fin dalle prime luci dell’alba di ieri mattina all’imbrunire. Ferretti era molto conosciuto: un appassionato tifoso della Juventus e spesso andava all’Allianz stadium di Torino per seguire la ’Vecchia Signora’. Padre di due figlie, di cui una maggiorenne, quando non seguiva il calcio amava andare a fare scampagnate con la sua bicicletta. Una grande passione per il vento in faccia e la velocità. Sposato, poi separato, aveva ritrovato l’amore e un’altra compagna. Da sempre nel settore della carpenteria, lavorara come muratore. L’amico di famiglia, che considera Ferretti come un fratello, non trova pace e piange la dolorosa perdita: «Era, e mi spiace parlarne al passato, un amico di famiglia. Lo conoscevo da più di 25 anni. Abbiamo lavorato insieme fino a che la nostra ditta non ha chiuso, ma non ci siamo mai persi di vista». Il cuore di Cristian: «Venti anni fa ho avuto un brutto incidente sul lavoro e l’unico che era presente sia in ospedale, con regali inaspettati, che telefonicamente era lui. Mi regalò anche un lettore cd portatile perché non fossi solo in ospedale. Eravamo come fratelli: ci siamo sostenuti l’uno con l’altro. Ci confidavamo e ci volevamo un bene immenso e profondo. Piango un fratello più che un amico. Aveva un grande immenso cuore, disponibile per tutti prima che per sé. Altruista e caparbio, una ’testa matta’ che sapeva fare solo del bene. Per la nostra famiglia sarà un vuoto incolmabile».