Strage a Carrara, "Qui ci sono dei morti". Il grido dell'unico superstite sotto choc

Stefano Bozzini è l'unico sopravvissuto nello spaventoso incidente di Maria di Carrara. Il racconto del ragazzo: "L’auto sbandava"

Incidente a Marina di Carrara (foto Delia)

Incidente a Marina di Carrara (foto Delia)

Carrara, 21 aprile 2018 - «Ci sono dei morti» ha urlato ad alcune persone che erano giunte in soccorso, il giovane Stefano Bozzini. E’ l’unico superstite del drammatico incidente avvenuto ieri mattina che ha stralciato quattro giovani vite, Marco Crea, 21 anni, alla guida della Y blu, Irene Bellulovich, 19 anni, entrambi carrarini, gli inglesi Oliver Kemp, 35 e Thomas Haycock di 27 anni. Il ragazzo, 19 anni residente a Luni, ma originario della nostra città ed ex studente dell’istituto alberghiero «Minuto» di Marina ha trascorso poi tutta la mattinata all’ospedale di Massa. Scioccato da quanto accaduto, ma fortunatamente salvo, è rimasto addormentato fino a mezzogiorno, prima di essere dimesso dal personale del pronto soccorso che l’aveva tenuto sotto osservazione, perché nonostante le contusioni non ha riportato altre gravi ferite.

«Ci ha confermato – racconta il comandante della polizia stradale Serafina Di Vuolo – che era a una festa di compleanno di un suo amico, poi ha proseguito con il divertimento in un noto locale di Marina con la ragazza. Ci ha raccontato del tremendo incidente: non si ricordava bene come fosse successo, era visibilmente e comprensibilmente scosso da quanto accaduto». A vederlo tra i primi, subito dopo il tremendo incidente è Mario Lorieri, conosciuto da tutti i marinelli per la sua vendita di caldarroste in inverno, da anni proprio al curvone di viale Zaccagna.

«‘Ci sono dei morti, ci sono dei morti’ ha detto appena uscito dall’auto. È stato un tremendo incidente, ho sentito il botto e, quando sono uscito fuori in strada davanti a me uno spettacolo indescrivibile. Mi hanno salvato le cinture di sicurezza».

La spaventosa vicenda ha visto sul posto carabinieri, polizia, vigili del fuoco e guardia di finanza: anche loro, che sono abituati a questo genere di fatti, erano visibilmente scossi da quanto era successo, poco dopo le 3,30 di ieri mattina. Le operazioni sono andate avanti fino a tarda mattinata: dopo aver tolto il rottame dell’auto , è partita la pulizia della strada piena di vetri e sangue. Dal pronto soccorso raccontano che il giovane non ricorda la dinamica dell’incidente, avrebbe detto ai medici che ha visto l’auto sbandare, poi il buio. Non si ricorda cosa è accaduto dopo il tragico schianto con il marciapiede «Sbandiamo, sbandiamo» e poi è stato il risveglio al Noa sotto controllo degli specialisti del Noa che lo hanno sottoposto al total body.