Massa, 8 settembre 2018 - Negli uffici della Provincia finito al centro della bufera l’atmosfera è pesante. I dipendenti (quelli che lavorano regolarmente ogni giorno) e i dirigenti non hanno modificato le rispettive abitudini. Ma il giorno successivo al blitz dei carabinieri si sentono nell’occhio del ciclone.
«Mio figlio di 8 anni mi ha chiesto cosa è successo nel mio ufficio. Ho risposto con un gioco, lo stesso che fanno a scuola. Quando un bambino fa qualcosa di diverso dalle attività scolastiche, la maestra gli chiede di riflettere, così a mio figlio ho detto che questi colleghi stanno riflettendo».
Massimo Della Pina, ha 47 anni, è un gemometra e lavora nell’ufficio tecnico. Lui insieme ad altri rappresenta la «parte sana» della Provincia e racconta così il suo lavoro.
Da quanti anni è dipendente della Provincia?
« Da 14 anni. Sono geometra e lavoro e lavoro nell’ufficio tecnico, mi occupo di edilizia scolastica. Sono a diretto contatto con i presidi delle scuole di tutta la provincia».
Le piace il suo lavoro?
«Certo. Lavoro con altri quattro colleghi, tutti geometri, cerchiamo di rispondere alle esigenze degli istituti scolastici».
Quale è il suo stato d’animo le vicende giudiziarie che hanno portato a numerosi arresti?
«Sono frastornato e disorientato. Giovedì quando c’è stato quel gran traffico di carabinieri al quale non siamo abituati, con i miei colleghi abbiamo lavorato: c’era da fare un intervento urgente per garantire l’apertura dell’anno scolastico di un istituto massese».
Che opinione ha di tutta questa storia?
«Carabinieri e magistratura hanno fatto il loro lavoro. Chi è coinvolto potrà raccontare nelle sedi opportune la sua verità. Ma la stanotte non ho dormito».
«Sono mortificata per l’immagine che è passatadalla vicenda. Ma lavoro a testa alta e rispetto ad altre Province in Italia, il nostro ente a ha guardato avanti e lo ha fatto grazie alla gente che lavora».
Claudia Bigi è dirigente di Palazzo Ducale dove lavora da 23 anni. Il suo è un ruolo da pluridirigente: segue tanti settori e lo fa con tanta passione e professionalità.
«Con la riforma dell’ente – spiega Bigi – abbiamo ‘perso’ molto personale e anche qualificato».
Come vive il suo lavoro?
«Mi piace, lo faccio con passione e penso che il nostro dovere sia rispondere per le nostre competenze alle esigenze dei cittadini».
E in Provincia non ci sono soltanto i numeri negativi dei «furbetti», ci sono anche quelli positivi: Massimo Della Pina ad esempio ha 148 ore di straordinario che ha fatto praticamente gratis e molte altri dipendenti vantano ancora qualche giorno di ferie dello scorso anno.