di Andrea Luparia  Paura, tanta paura ieri sera in pieno centro. Per cause da accertare, poco dopo le 18 i quadri elettrici negli scantinati del palazzo che si affaccia sull’Aurelia, davanti alle Poste, hanno preso fuoco. In pochi minuti un fumo acre e dall’odore nauseabondo ha invaso le scale e la galleria Buonarroti ed è stato avvertito da residenti e commercianti. E parliamo di un palazzo con circa 80 appartamenti, in parte destinati ad uffici e in parte ad abitazioni. Qualcuno è riuscito a scendere tappandosi naso e bocca, altri hanno dovuto aspettare i vigili del fuoco che hanno evacuato l’edificio facendo spostare chi era ancora in casa sui terrazzi e poi portandoli a terra grazie all’autoscala. Altri pompieri intanto scendevano negli scantinati, dall’ingresso nella galleria, con la maschera antigas, pronti ad indossarla. Intorno alle 19,30 le fiamme erano spente ma i vigili del fuoco dovevano ancora controllare le condizioni delle tubazioni e i resti bruciati fuori e dentro i magazzini di questo o quel negozio. Mentre in gran parte dello stabile andava via la luce e veniva bloccato il traffico sull’Aurelia e in parte di viale Chiesa, sul posto si precipitava il sindaco Francesco Persiani, che lasciava il Municipio mentre stava finendo il consiglio comunale. A tarda sera il bilancio provvisorio era di 7 intossicati, 5 adulti e due bambini. Per fortuna nulla di grave (l’ospedale parla di codice verde) ma sono stati comunque sottoposti alle cure. Medici e infermieri del 118 hanno dovuto aiutare anche le persone che i pompieri portava a terra dall’alto. Tra queste alcune donne anziane che, una volta al sicuro sull’asfalto, si lasciavano scivolare a terra, esauste. Una settantenne è stata trasportata per precauzione all’ospedale, una ottantenne è stata accompagnata in un bar dove ha bevuto qualcosa di caldo e si è tranquillizzata. Tra gli eroi della giornata anche Mattia, 12 anni, uno dei primi a sentire il fetore e a dare l’allarme. "Stavo giocando vicino al termosifone – racconta - quando ho sentito questa puzza. Ho chiamato mio babbo Ale, e l’ha sentita anche lui. Io, lui e Aurora (6 anni) siamo scappati scendendo le scale. C’era una puzza sempre più forte ma ci siamo coperti la bocca. Abbiamo dovuto lasciare il gattino, non voleva venire. Speriamo stia bene". Bruna Cantarelli è la titolare dell’albergo all’interno dello stabile. Ieri sera era, esausta, sotto le finestre del suo hotel. "Abbiamo sentito la puzza poi è andava via la luce – raccontano lei e Simona - . Poi anche dai rubinetti non usciva più acqua. Avevamo un cliente, l’abbiamo chiamato e siamo scesi tutti. Sentivamo dei rumori, qualcuno urlava. Il fumo è salito per le scale velocissimo". Tra i primi a correre a vedere, Antonio Cofrancesco. "Ero in consiglio comunale - racconta- quando mi hanno chiamato. Io nello stabile ho due uffici. Per fortuna alle 18 non c’era più nessuno". Anche Francesca è corsa sul posto. "Mia madre abita qui ma per fortuna era fuori con me. Abbiamo sentito suonare l’allarme, ho chiesto a mia mamma se aveva lasciata la finestra aperta ma quando siamo arrivate stavano scappando tutti. Ma questo fabbricato è a norma?". Poco dopo le 20, Persiani cerca di tirare le somme: "Sono cose che non dovrebbero succedere, per fortuna i vigili del fuoco sono stati rapidissimi. Mi dicono che il fumo sta andando via ma i pompieri devono ancora controllare le macerie negli scantinati. Per adesso l’unica soluzione è l’evacuazione precauzionale di tutto lo stabile". I titolari dei negozi sono spaventati e preoccupati: "Oggi è una brutta giornata, per fortuna non ci sono feriti gravi – spiega il titolare di un locale - ma la puzza era terribile. Speriamo di lavorare, ce lo diranno".

Cronaca

di Andrea Luparia

Paura, tanta paura ieri sera in pieno centro. Per cause da accertare, poco dopo le 18 i quadri elettrici negli scantinati del palazzo che si affaccia sull’Aurelia, davanti alle Poste, hanno preso fuoco. In pochi minuti un fumo acre e dall’odore nauseabondo ha invaso le scale e la galleria Buonarroti ed è stato avvertito da residenti e commercianti. E parliamo di un palazzo con circa 80 appartamenti, in parte destinati ad uffici e in parte ad abitazioni. Qualcuno è riuscito a scendere tappandosi naso e bocca, altri hanno dovuto aspettare i vigili del fuoco che hanno evacuato l’edificio facendo spostare chi era ancora in casa sui terrazzi e poi portandoli a terra grazie all’autoscala. Altri pompieri intanto scendevano negli scantinati, dall’ingresso nella galleria, con la maschera antigas, pronti ad indossarla. Intorno alle 19,30 le fiamme erano spente ma i vigili del fuoco dovevano ancora controllare le condizioni delle tubazioni e i resti bruciati fuori e dentro i magazzini di questo o quel negozio. Mentre in gran parte dello stabile andava via la luce e veniva bloccato il traffico sull’Aurelia e in parte di viale Chiesa, sul posto si precipitava il sindaco Francesco Persiani, che lasciava il Municipio mentre stava finendo il consiglio comunale. A tarda sera il bilancio provvisorio era di 7 intossicati, 5 adulti e due bambini. Per fortuna nulla di grave (l’ospedale parla di codice verde) ma sono stati comunque sottoposti alle cure. Medici e infermieri del 118 hanno dovuto aiutare anche le persone che i pompieri portava a terra dall’alto. Tra queste alcune donne anziane che, una volta al sicuro sull’asfalto, si lasciavano scivolare a terra, esauste. Una settantenne è stata trasportata per precauzione all’ospedale, una ottantenne è stata accompagnata in un bar dove ha bevuto qualcosa di caldo e si è tranquillizzata. Tra gli eroi della giornata anche Mattia, 12 anni, uno dei primi a sentire il fetore e a dare l’allarme. "Stavo giocando vicino al termosifone – racconta - quando ho sentito questa puzza. Ho chiamato mio babbo Ale, e l’ha sentita anche lui. Io, lui e Aurora (6 anni) siamo scappati scendendo le scale. C’era una puzza sempre più forte ma ci siamo coperti la bocca. Abbiamo dovuto lasciare il gattino, non voleva venire. Speriamo stia bene". Bruna Cantarelli è la titolare dell’albergo all’interno dello stabile. Ieri sera era, esausta, sotto le finestre del suo hotel. "Abbiamo sentito la puzza poi è andava via la luce – raccontano lei e Simona - . Poi anche dai rubinetti non usciva più acqua. Avevamo un cliente, l’abbiamo chiamato e siamo scesi tutti. Sentivamo dei rumori, qualcuno urlava. Il fumo è salito per le scale velocissimo". Tra i primi a correre a vedere, Antonio Cofrancesco. "Ero in consiglio comunale - racconta- quando mi hanno chiamato. Io nello stabile ho due uffici. Per fortuna alle 18 non c’era più nessuno". Anche Francesca è corsa sul posto. "Mia madre abita qui ma per fortuna era fuori con me. Abbiamo sentito suonare l’allarme, ho chiesto a mia mamma se aveva lasciata la finestra aperta ma quando siamo arrivate stavano scappando tutti. Ma questo fabbricato è a norma?". Poco dopo le 20, Persiani cerca di tirare le somme: "Sono cose che non dovrebbero succedere, per fortuna i vigili del fuoco sono stati rapidissimi. Mi dicono che il fumo sta andando via ma i pompieri devono ancora controllare le macerie negli scantinati. Per adesso l’unica soluzione è l’evacuazione precauzionale di tutto lo stabile". I titolari dei negozi sono spaventati e preoccupati: "Oggi è una brutta giornata, per fortuna non ci sono feriti gravi – spiega il titolare di un locale - ma la puzza era terribile. Speriamo di lavorare, ce lo diranno".

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