Domato l’incendio sul costone di Montignoso. Passata la paura ora si contano i danni

Vigili del fuoco impegnati tutta la notte. Decisivo l’intervento dei mezzi aerei. Le prime stime parlano di 40 ettari di vegetazione distrutti

Incendio a Montignoso (Massa)

Incendio a Montignoso (Massa)

Montignoso (Massa Carrara), 13 settembre 2021 -  «Ha da passà a nuttata". E’ la frase che conclude la commedia di Edoardo de Filippo “Napoli milionaria“, pronunciata dal medico dopo la somministrazione di un farmaco a un moribondo, nella speranza che riuscisse a salvargli la vita. Ed è quello che hanno pensato anche gli abitanti di Montignoso, i volontari e i Vigili del Fuoco impegnati, nella notte tra sabato e domenica, nello spegnimento di un incendio che, nel giro di poche ore, ha mangiato ettari di vegetazione, arrivando a lambire alcune abitazioni.  

Le fiamme erano divampate poco prima delle 18 in località Poggio, attaccando boschi e vigneti. Poi, grazie all’aridità della vegetazione, dovuta a mesi di siccità, l’incendio ha iniziato la sua corsa. Per dirigersi, bruciando tutto ciò che incontrava sul suo cammino, verso la località Cantoresa e, infine, Sant’Eustachio. Nel giro di qualche ora, nonostante l’immediato e massiccio intervento di uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco di Massa, compresi due elicotteri per gettare acqua dall’alto, l’incendio non si riusciva a circoscrivere. Anzi. Nel giro di un’ora, cominciava a lambire zone molto vicine ad alcune abitazioni, subito presidiate per monitorare costantemente la situazione ed intervenire senza indugi per organizzarne l’avacuazione degli abitanti non appena si fosse resa necessaria. Scesa la sera, gli elicotteri si sono ritirati e il lavoro di spegnimento è proseguito per tutta la notte con uomini e mezzi a terra. Una notte, lunga, difficile, impegnativa, illuminata dalle fiamme che si allungavano sulla montagna (qualcuno dice fossero alte fino a 20 metri), ben visibili dalla Versilia.

Una situazione complessa, che ha necessitato di quello che in gergo tecnico è definito un “coordinamento assistito“, cioè la suddivisione dell’incendio in settori, ciascuno dei quali assegnato a un diverso settore delle operazioni. Il tutto, sotto il coordinamento della Sala operativa antincendi boschivi della Regione Toscana. Fino all’alba di ieri, quando hanno ripreso a sorvolare la zona, con il loro carico di acqua, i mezzi aerei. Questa volta in formazione rafforzata rispetto al giorno precedente: quattro elicotteri regionali e due Canadair.

Un intrevento decisivo che, in poche ore, ha permesso di circoscrivere l’incendio. Da metà mattina è iniziata la bonifica e il dirottamento delle diverse squadre su vari focolai sparsi, ancora numerosi, nel timore che, sempre a causa della secchezza della vegetazione, possano riattivare nuovi incendi. Mentre alcune squadre dei Vigili del fuoco sono state chiamate a Marina di Pietrasante per l’incendio di una palazzina. Tornando a Montignoso, il bilancio del rogo è positivo dal punto di vista dell’incolumità delle abitazioni e degli abitanti delle zone interessate dall’incendio. Anche le evacuazioni non sono state necessarie e tutti hanno potuto rimanere nelle proprie case, ad eccezione di quanti, già fuori dalle abitazioni durante l’avanzamento dell’incendio, avevano spontaneamente preferito non rientrare e trascorrere la notte da parenti o amici.  

Pesanti, invece, i danni alla vegetazione. Dati precisi non ci sono ancora, ovviamente, ma le prime stime parlano di 40 ettari andati in fumo. E nulla si sa ancora sull’origine dell’incendio. Saranno le indagini dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri forestali a definirlo. Ma certo non passa inosservato che quello di Montignoso è il quarto che, nel giro di pochi giorni, ha aggredito la provincia di Massa Carrara. Semplice casualità?  

Alina Lombardo