In Lunigiana i carabinieri arrestano due ricercati

Denunciate altre sette persone, tra cui una donna al volante quasi ubriaca

Carabinieri in lavoro in Lunigiana per garantire al sicurezza (foto d'archivio)

Carabinieri in lavoro in Lunigiana per garantire al sicurezza (foto d'archivio)

Massa, 21 maggio 2019 - Settimana di duro lavoro, quella appena passata, per i carabinieri della Compagnia della Pontremoli. I militari hanno battuto a tappeto il territorio della Lunigiana e i risultati si vedono. Ad Aulla e Pontremoli, infatti, ci sono stati due arresti e 7 persone sono state denunciate. Il primo a finire in manette è stato, ad Aulla, un italiano di 56 anni arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Grosseto. L’uomo, originario dell’Argentario, deve scontare un anno, 3 mesi e 21 giorni di reclusione per tentata estorsione e rapina. Era ricercato da pochi giorni ma era noto alle forze dell’ordine per i reati compiuti tra giugno e luglio 2017. Il secondo a finire nella rete dei controlli è stato, a Pontremoli, un italiano di 57 anni. I militari lo hanno arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione del Tribunale di La Spezia per reati inerenti gli stupefacenti. L’uomo, già agli arresti domiciliari, è stato condotto al carcere di Massa dove dovrà scontare 3 anni, 6 mesi e 13 giorni di reclusione.

Tanti, inoltre, gli stranieri controllati per i quali è stata verificato la regolarità della posizione sul territorio nazionale. Solo due gli irregolari individuati dai carabinieri; entrambi clandestini e in Italia senza fissa dimora, sono stati denunciati per “ingresso e soggiorno illegale”. Per entrambi verrà dato avvio alla procedura di espulsione. Una trentenne è stata invece denunciata per “lesioni colpose”. In pratica i militari di Aulla, chiamati al 112, hanno accertato che la donna, portando il proprio cane di grossa taglia senza le dovute precauzioni, ha permesso all’animale di aggredire due coniugi. Tutto si è risolto, per fortuna, con lievi lesioni. Sempre a seguito diuna telefonata al 112, i militari di Villafranca sono intervenuti in una lite per futili motivi tra due uomini, trovando un italiano di 66 anni, già noto alle forze dell’ordine, in possesso di un lungo coltello e un seghetto. L’uomo è stato denunciato per “porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere”.

Per quanto riguarda, invece, il controllo necessario per evitare incidenti stradali, tante le persone sottoposte ad etilometro. Ebbene, tre conducenti, tutti italiani del luogo, avevano un tasso alcolemico superiore al consentito e al di sopra della soglia penale superata la quale scattano la denuncia, il ritiro della patente e la confisca del veicolo. Tra i tre una donna con un tasso alcolico molto elevato e pari a 1,84 grammi per litro. I due uomini hanno un tasso alcolico inferiore ma non lontano da quello della donna (1,70 e 1,40 grammi per litro). Tutti dovranno rispondere di “Guida in stato di ebbrezza”.