"Fateci lavorare o saremo finiti". In piazza il grido delle imprese

Un centinaio ieri al sit-in organizzato da Confesercenti e Confcommercio per sollecitare le riaperture

La protesta in piazza delle imprese

La protesta in piazza delle imprese

Massa Carrara, 2 marzo 2021 - In dieci punti le richieste delle imprese del terziario per una diversa gestione della pandemia. S ono stati messi nero su bianco nel documento che Confesercenti e Confcommercio hanno consegnato ieri mattina nelle mani della viceprefetto. Sono saliti in Prefettura i rappresentanti delle due associazioni di categoria, dopo la mobilitazione con un sit-in in piazza Aranci, che ha coinvolto un centinaio di operatori dei settori del commercio, turismo e servizi, come avvenuto anche in altre piazze della Toscana. Le richieste che Sabatina Antonelli si è impegnata a far avere al prefetto, che a sua volta farà sì che arrivino sui tavoli romani del governo, riguardano "ristori immediati parametrati sulle perdite di fatturato – spiegano punto per punto i manifestanti – riapertura immediata in sicurezza di tutte le attività chiuse, moratoria fiscale per gli anni 2020-2021, proroga della cassa integrazione e della moratoria dei mutui e dei finanziamenti fino a dicembre 2021, rimodulazione delle locazioni commerciali e blocco degli sfratti, taglio del cuneo fiscale che grava sulle imprese, creazione di un piano ripartenza per il terziario, vaccinazione immediata di imprenditori e addetti del terziario, pagamento immediato di tutti i bonus ristori e indennizzi sospesi, e infine – concludono i presenti – passaporto sanitario europeo per spostamenti nell’unione europea". I direttori delle due sigle ribadiscono "con forza e decisione, a nome di tutti i nostri associati – spiega Adriano Rapaioli direttore Confesercenti Massa Carrara – la necessità di riaprire le attività che da un anno sono soggette a restrizioni e di volerlo fare in sicurezza, aumentando se necessario le misure di prevenzione al Covid-19". Sara Giovannini, direttore confommercio Massa-Carrara, aggiunge che "diritto alla salute e al lavoro devono andare di pari passo, tenendo conto sia dell’emergenza sanitaria che di quella economica, altrimenti per le piccole imprese sarà il tracollo". Mentre Paolo Arpagaus presidente provinciale di confesercenti, ricorda che "le problematiche che ci attendono a Pasqua sono le stesse dello scorso Natale. Il comparto è in grosse difficoltà, dobbiamo puntare ad arrivare all’estate in condizioni migliori". Parlamo di "allarme ed emergenza per una categoria allo stremo, vicina al collasso, qual è la nostra – denuncia Francesco Bennati, presidente della federazione italiana esercenti pubblici e turistici di Confesercenti – chiediamo sostegni concreti ma anche un programma di aperture serio". Chi lamenta "non tanto la mancanza di un posto di lavoro, bensì di poter lavorare – è Antonio Morelli, presidente associazione cuochi Massa Carrara, che aggiunge – di volerlo fare in sicurezza come abbiamo fatto fin dall’inizio delle limitazioni". Presenti anche Italia Tenerani, presidente del consorzio riviera Toscana Marina di Massa, che afferma: "Siamo tutti sulla stessa barca, è necessario essere solidali gli uni con gli altri" e Sabrina Giannetti, presidente federalberghi costa apuana confcommercio, che ricorda: "Quello del turismo è uno dei settori più colpiti, se non arrivano i sostegni concreti operatori e imprese perderanno il lavoro". Sostegno ai manifestanti da sindaco e vice sindaco di Massa, Francesco Persiani e Andrea Cella, ma anche da alcuni consiglieri comunali e rappresentanti della Lega e di Forza Italia. In piazza sono arrivati anche la deputata del Partito Democratico Martina Nardi e l’assessore comunale alle attività produttive Paolo Balloni. "Se vi trovate qui a protestare qualcosa a Roma non ha funzionato – ha detto Balloni –. La nostra amministrazione è pronta a sostenervi in questa nuova battaglia, a partire dal bando del regolamento per la valorizzazione dei luoghi del commercio". "Le difficoltà esistono – ha ribattuto l’onorevole Nardi – e in questi mesi abbiamo lavorato duramente per tentare di superarle. I decreti ristori sono un inizio, non è andata benissimo ma è la prima volta che affrontiamo una situazione di questo tipo. I nuovi strumenti terranno presente delle criticità di quelli precedenti".