Il trasloco della scuola Villa Ceci divide Marina

Opinioni contrastanti tra la gente del quartiere est

Scuola

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Carrara, 11 luglio 2018 - Continua la discussione sul futuro incerto di tutto il plesso scolastico di villa Ceci. L’unica cosa certa è che qualora dovessero mai iniziare i lavori, si tratterebbe di un enorme stravolgimento dell’assetto urbanistico della zona Est di Marina. Ecco che a riguardo sono intervenuti i cittadini, i cosiddetti “marinelli”, che non hanno di certo nascosto le loro perplessità riguardo al fatto di spostare il vecchio raggruppamento di circa un chilometro dalla sede originale, precisamente in via Firenze, dove sorgono il campo sportivo e l’ampio parcheggio dei camion. “Per quanto mi riguarda – sostiene Roberto Strenta dell’omonimo parrucchiere – non bisognerebbe prendere questa drastica decisione. Gli istituti vanno bene dove sono stati costruiti; necessitano solamente di qualche lavoretto di manutenzione. I soldi che servirebbero nel trasferimento io li dedicherei alla ristrutturazione del campo sportivo, dove una volta si allenava e giocava le proprie partite interne una storica squadra come la Portuale: realtà che a Marina sta mancando da ormai troppo tempo”.

“Il parcheggio va lasciato stare – continua Maurizio Frediani, ex impiegato portuale da poco in pensione – Serve ai camion che escono dal porto. Se dovessero mai optare per questa soluzione, che per la mia personale opinione non ha il minimo senso, si alimenterebbero non poche lamentele tra i cittadini gettandoli nel caos”. Siamo di fronte ad una problematica che sta spaccando i due la città, con correnti di pensiero che si schierano più dalla parte dei “contro” che dei “pro”: “Per noi rappresenta una spesa eccessiva – concludono Roberta Nista e Luca Iardella, rispettivamente titolare e fedele cliente del “Bar Porto” – L’unica cosa che potrebbero fare, se proprio vogliono colmare l’area adibita alla sosta dei camion, è un mercato. Sarebbe una soluzione molto più veloce ed economica oltre che serena. E’ l’ora di smetterla con progetti iniziati e prontamente abbandonati a se stessi come il vicino campo sportivo. Un lavoro del genere comporterebbe una perdita di tempo enorme oltre ad un folle impiego di denaro. Ribadiamo la nostra perplessità di fronte a questa possibile decisione”.