Il tappezziere che fa le mascherine gratis per tutti

L'idea lanciata da Andrea Tira

Andrea Tira

Andrea Tira

Carrara, 4 aprile 2020 - Un gesto davvero nobile quello dell'imprenditore Andrea Tira, carrarino, con il suo laboratorio, la nuova Tappezzeria di via Aurelia a Luni. Continuano a crescere gli episodi di grande solidarietà nel nostro territorio. Nell'arco di questi giorni abbiamo scoperto persone che si sono messe in gioco, sfidando il pericolo del Coronavirus per portare la spesa a casa agli anziani o a chi non può muoversi, sarte in pensione tornate al lavoro per fabbricare mascherine utili per gli operatori sanitari, aziende che ripensano la loro produzione per realizzare dispositivi di sicurezza per chi è in trincea, dalle forze dell'ordine ai medici del Noa. Dimostrazione che il carrarino, quando il gioco diventa serio, torna ad essere solidale con l'altro che ha bisogno di aiuto.

Tira, da 30 anni tappeziere, ci racconta questa decisione di mettere da parte per il momento il suo tradizionale lavoro e fabbricare mascherine, da distribuire gratuitamente. “Nei primi giorni del contagio in Italia, vedevo che c'era una grande carenza di mascherine, andavo in farmacia e non le trovavo. Oltre a questo non mi piaceva che qualcuno speculasse su tale mancanza e ho deciso di mettermi in gioco producendone per la zona dove lavoro, Ortonovo, Luni e dove vivo, ovvero Avenza. Quando ho cominciato a farle nemmeno gli ospedali riuscivano ad avere una distribuzione costante, inoltre vedevo la gente andare in giro indossando alcuni modelli veramente improponibili. Da lì la mia compagna mi ha suggerito di farle e ho iniziato. I primi giorni ho cominciato con tessuti in avanzo del mio laboratorio, perché il tessuto che serviva per le mascherine non lo trovavo. Poi mi è stato detto che con la pelle d'uovo la mascherina veniva meglio, si tratta di materiale per cuscini in piuma, che è imperbeabile, che riesco a reperire più facilmente. Anche i fornitori collaborano, hanno capito la nostra idea. Abbiamo iniziato a produrle gratuitamente, e ora le diamo agli operatori che sono sull'ambulanza, alle forze dell'ordine, nelle case di riposo. I carabinieri di Avenza si sono detti disponibili a distribuirle per noi".

"Abbiamo iniziato due settimane fa, con le nostre macchine da cucire e grazie ad alcuni donatori privati che hanno supportato l'idea. Con il passare dei giorni si sono aggiunte alcune sarte, che mi aiutano a realizzarle. Oggi andiamo su un centinaio di dispositivi al giorno realizzati, per un totale di oltre 1200 mascherine prodotte. Sin dal primo messaggio scritto su Facebook ho avuto una marea di richieste, un centinaio in poche ore. Ora le distribuiamo in due regioni, dove vivo, alla Covetta e dove lavoro. C'è chi ci vuole ringraziare e anche se sono gratuite ci fa regali, come ad esempio una bottiglia di vino”.