Il sindaco: "Attonito"

Il giovane viveva nella frazione di Cervaiolo con la famiglia "Una fine assurda"

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La notizia della morte di Nicola Iacobucci, 36 anni, che ha perso la vita ieri a Luni schiacciato da una lastra di marmo, in una segheria, arriva in paese intorno alle 16. Il paese, pur non conoscendo il giovane, resta attonito, un’altra morte sul lavoro, la seconda in due giorni. Un bollettino di guerra. Il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti come è nel suo stile non si tira indietro e come è sua abitudine parla con il cuore. Davanti alla morte non ci sono diversità: "Non conoscevo personalmente Nicola Iacobucci, so che vive con la famiglia vive nel nostro Comune. Ed è alla sua famiglia che mando le mie condoglianze. La notizia mi lascia attonito. Siamo nel 2020 e si continua a morire sul lavoro e di lavoro. E’ una circostanza inconcepibile. Sono in collegamento con il prefetto Claudio Ventrice: comunicherò questo mio pensiero anche al massimo rappresentante del Governo sul territorio". La famiglia di Nicola Iacobucci, una famiglia numerosa, vive in via Marina in località Cervaiolo dove c’è il campo sportivo del paese.

La famiglia è di etnia sinti. A Montignoso Nicola Iacobucci era poco conosciuto, ma qualcuno lo ricorda al Cinquale sorridente e pieno di vita. Una esistenza che ieri è stata spezzata in pochi secondi mentre stava lavorando a Luni. Un’altra morte bianca in una settimana tragica non solo per la provincia di Massa Carrara, ma per la Toscana.

maria nudi