"Il progetto della Pontremolese deve andare avanti"

L'associazione Lunezia rilancia il dibattito pubblico emette in campo nuove iniziative

Rodolfo Marchini

Rodolfo Marchini

Aulla, 16 giugno 2019 - L’Associazione “Lunezia” ha seguito con attenzione e con notevole interesse, nelle ultime settimane, la ripresa del dibattito politico e istituzionale sul tema annoso del potenziamento e del rilancio della linea ferroviaria “Pontremolese”, il cui completamento, secondo il presidente Rofolfo Marchini, porterebbe al rilancio dell'economia dell'area territoriale emiliana-lunense che avrebbe così un sistema infrastrutturale adeguato al trasporto merci “Vorrei sottolineare alcuni punti”, dice Marchini, “sui quali richiamare l’attenzione anche delle categorie economiche e delle popolazioni interessate a migliori collegamenti ferroviari, passeggeri e merci, lungo la tratta Parma – Lunigiana – La Spezia. Il primo è quello della necessità di battersi in tutte le sedi competenti – tecniche, regionali, governative e parlamentari – affinché venga rifinanziato il progetto approvato dal CIPE con la delibera n. 130/2006 e comprendente, tra l’altro, la nuova galleria di valico. Benché infatti, a nostro giudizio, il progetto in questione non sia esente da criticità, che dovranno essere affrontate ed auspicabilmente superate in altra sede, qualunque modifica sostanziale al progetto stesso – a tutt’oggi inserito nell’opera strategica “Corridoio plurimodale Tirreno – Brennero” – avrebbe il solo effetto di rimettere tutto in discussione, allontanando i tempi di completamento dell’opera; Il secondo è che una nuova galleria a binario unico tra Pontremoli e Berceto, quale quella prevista, non potrebbe che essere a servizio del traffico merci da e per i porti del medio alto Tirreno (La Spezia, Carrara, Livorno) e solo per un numero molto limitato di convogli passeggeri veloci. Come tale, e ferme restando criticità di tracciato ancora da risolvere, ivi compresi gli assetti delle nuove stazioni, tale realizzazione porterebbe notevoli benefici all’economia industriale e marittima dell’area di Lunezia, compreso un più efficace rapporto operativo tra le aree portuali citate e quella parmense del CEPIM. Non risolverebbe però le esigenze di integrazione sociale tra i territori della Lunigiana e quelli dell’area parmense – piacentina, che non possono non essere poste come prioritarie dalla nostra Associazione. Va da sé che tali esigenze non possono non comprendere collegamenti adeguati con la Val di Taro, territorio baricentrico nella prospettiva di Lunezia, che verrebbe invece escluso dal servizio della nuova galleria di valico; Pertanto, nel confermare l’impegno ad operare perché il progetto venga rifinanziato, si pone sin d’ora l’esigenza di affrontare con Trenitalia e con RFI una discussione relativa al potenziamento dell’attuale linea, che va mantenuta e migliorata, usufruendo nel modo migliore delle tratte già di recente raddoppiate ed ammodernate. Lo spostamento del traffico merci lungo la nuova galleria consentirà di liberare quote significative di utilizzo dei binari/giorno, consentendo migliori collegamenti tra il mare e la Pianura Padana, garantendo il servizio alla Val di Taro”.

Su questi presupposti, l’Associazione ribadisce la propria disponibilità a concorrere in modo utile al dibattito in corso e si mette a disposizione con il proprio bagaglio di competenze e di idee, affinché il progetto possa essere ripreso e concluso, nell’interesse delle popolazione ed economia di questa vasta area del Paese. Viola Conti