Il Premio Obelisco sale sulle punte Folla e applausi per Alice Mariani

Il riconoscimento a Villa Cuturi per la prima ballerina della Scala. "Ho coronato il sogno di una vita"

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Bagno di folla per Alice Mariani, prima ballerina al Teatro alla Scala di Milano, accolta da applausi scroscianti giovedì sera a Villa Cuturi dove le è stato consegnato il premio Obelisco. Dedicato a lei quest’anno l’ottava edizione dell’evento nato per premiare i massesi il cui talento ha illuminato l’Italia e i paesi esteri. E la stella di Alice Mariani, dopo aver illuminato il Semperoper Ballet di Dresda, oggi brilla al Teatro alla Scala di Milano. Intensa la serata, presentata da Fabio Cristiani e ideata da Franco Frediani, Alice commossa e felice di ricevere tanto affetto dalla sua città. Un’intervista video e i filmati dei suoi balletti hanno allietato i tantissimi presenti, poi un omaggio in danza con i ballerini della scuola di Lorna Wilkinson, dove Alice ha mosso i primi passi e infine il conferimento del premio.

"Sono così felice di essere qui – ha detto la prima ballerina – ringrazio voi che mi avete dato questo riconoscimento e ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre spronato a seguire i miei sogni. I miei amici e il mio fidanzato che sono di costante supporto in tutti i momenti della mia vita". Finita la cerimonia Alice è stata “presa d’assalto” come una celebrità per autografi e fotografie. La ballerina, classe 1992, ha iniziato a ballare a 4 anni. "Quando sentivo la musica da piccolissima non potevo stare ferma – racconta –. Allora i miei genitori hanno deciso di iscrivermi prima a danza ritmica all’Ecole de Gymnastique di Massa, subito dopo alla scuola di Lorna Wilkinson dove, appena entrata, ho sentito di appartenere alla danza classica. Ho studiato tanto e mi sono impegnata sempre con amore perché sapevo che la mia strada era questa. A 13 anni ho fatto il provino per entrare nell’Accademia della Scala: devo ringraziare i miei genitori che non mi hanno mai fermata. Certo all’inizio erano titubanti, lasciare una bambina sola a Milano era un sacrificio in tanti sensi, però hanno capito quanto lo volessi. Poi il direttore del Semperoper di Dresda mi ha offerto un contratto e sono stata felicissima: avrei potuto lavorare con una compagnia, imparando molto e facendo tantissimi spettacoli. Sono rimasta in Germania 10 anni, soddisfatta ma il mio sogno è sempre stato di tornare alla Scala"

Al Semperoper Alice è diventata prima ballerina con “Il Lago dei Cigni”: "Un’emozione travolgente – ricorda – ma continuavo a pensare di voler tornare. Così ho fatto il concorso per la Scala e mi hanno presa come ballerina solista: era fatta, finalmente tornavo dove tutto era iniziato. Poi il concorso per prima ballerina che Alessandra Ferri, uno dei miei miti, mi ha aiutato a preparare. Quando è arrivata la notizia che mi avevano fatto prima ballerina l’emozione è stata tanto forte che non riesco a spiegarla". Dove si vede Alice Mariani tra 10 anni? "Sempre sulle punte, a ballare, magari con famiglia, bambini e la stessa passione. Vorrei riuscire ad accrescere la parte emozionale eseguendo pezzi che tirino fuori l’interpretazione".

Margherita Badiali