Il momento più commovente è stato quando il santo padre, ha chiamato a sé Leandro – 10 mesi – il Bambin Gesù, il più piccolo dei figuranti del “Presepe vivente“ di Equi Terme, lo ha accolto sulle ginocchia coccolandolo. Sicuramente era questo l’attimo maggiormente atteso da parte dei 22 figuranti del sodalizio che ieri mattina, intorno alle 9, insieme al sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti e il presidente dell’associazione Fabio Furia, sono stati ricevuti dal Papa Francesco nell’aula Paolo Sesto in occasione degli ottocento anni del primo Presepe di San Francesco a Greccio, alla presenza di tante realtà da tutta Italia.
"Il Papa stesso, ha chiamato sul palco il piccolo Leandro, gli ha toccato il ciuccio, giocando con lui", racconta il primo cittadino di Fivizzano. “Leandro dimostra di essere – ha esclamato il pontefice – molto più grande della sua età reale“, parole a cui la mamma del bambino, Letizia Cini, ingegnere, che da piccola vestiva lei stessa i panni del bambinello, non ha resistito sciogliendosi in lacrime". Anche la nonna, Antonietta Tazzara di Equi, presente all’incontro fra i fedeli, non ha potuto trattenersi dall’emozione. "Non dimenticheremo mai questo momento – si confida il papà, Alessio Felici, mobiliere, visibilmente emozionato – resterà indelebile per noi e nel tempo, per il nostro bambino". "E’ stato un momento altamente emozionante e un grande stimolo per la riuscita della natività di nostro signore da parte del nostro gruppo del “Presepe vivente“ di Equi Terme, l’incontro personale con Papa Francesco – spiega Fabio Furia, presidente dell’associazione – ma nel contempo per noi un grande onore rappresentare il nostro territorio, la Lunigiana, di fronte al santo padre. E questo assieme ad altre 40 realtà presepiali, provenienti da tutta Italia. Nel pomeriggio fra l’altro, ci spetterà un compito importante ovvero quello di interpretare la scena della Natività davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, qui nella capitale".
Nell’occasione dell’incontro con il Pontefice, il sindaco Giannetti, gli ha fatto dono di un quadro raffigurante l’immagine, in argento, della Madonna di Reggio o della Ghiara, patrona di Fivizzano.
Roberto Oligeri