"Il lavoro l’ho salvato con i social" Reinventarsi per battere la paura

L’estetista Serena Pensierini di Bonascola è riuscita a superare la crisi provocata dalla chiusura forzata "Ho fatto video e dato molti consigli: in questo modo ho mantenuto il legame di fiducia con le clienti"

Migration

di Alfredo Marchetti

"Il web ci ha aiutato a vincere il lockdown: i nostri affari aumentati del 60 per cento rispetto al 2019". A parlare è Serena Pensierini, estetista con oltre 20 anni di esperienza e con sede al centro commerciale la Perla di Bonascola. Il mondo del web e in particolare i social sono riusciti, nel periodo del lockdown dello scorso anno, a non far perdere il rapporto di fiducia tra cliente e professionista, dando così modo a Serena di mantenere vivo il dialogo con le sue clienti. Oltre a questo Pensierini è riuscita a elargire consigli di bellezza e benessere a chi navigava su Facebook in quei mesi di chiusure e isolamento tra le quattro mura domestiche, a causa del Covid. Il suo centro non è prettamente un luogo dove si fanno cerette, ma punta a un’estetiva avanzata, un punto di riferimento per dimagrire, con particolare attenzione alla storia della cliente che si rivolge a Pensierini per raggiungere un risultato in termini di dimagrimento. Assieme a Pensierini lavorano altre tre professioniste, su appuntamento. Grazie anche al supporto di un esperto di marketing per estetiste, Tony Balbi, che ha proposto strategie a Pensierini e altre colleghe in tutta italia.

Come sono stati i mesi di primavera 2020?

"Ero preoccupata: non ho fermato nessun pagamento, avevo il mutuo del centro da pagare, le bollette. Però non mi sono data per vinta, anche perché i mesi di gennaio e febbraio erano andati bene. Allora, anche su consiglio di Tony, ho iniziato a seguire le mie clienti tramite videochiamate, al fine di procedere con il rapporto fiduciario e continuare il percorso iniziato. Questo ci ha premiato: quando abbiamo riaperto c’è stato un incremento di persone che sono tornate da noi, basti pensare che abbiamo avuto un incremento del fatturato del 60 per cento rispetto al 2019, avendo lavorato 4 mesi in meno"

Come vi siete mosse per mantenere vivo il rapporto con la clientela?

"Ripeto, il lavoro di Tony è stato eccezionale: ci siamo dedicati a post educazionali, complessivamente 70 video dove ho dato informazioni: questo ha fatto sentire vicine le clienti e fatto conoscere la nostra esistenza la nostra professionalità"

C’è mai stato un momento in cui ha avuto paura che la sua attività non superasse il lockdown?

"Io ho chiuso prima che il premier Giuseppe Conte chiudesse tutta l’Italia perché non mi sentivo capace di tutelare me e la mia famiglia da un possibile contagio. Nel lockdown ci sono stati momenti in cui abbiamo fatto formazione online, eravamo molto attive, anche perché io ho un carattere molto propositivo, però ho dovuto fare i conti con la realtà, sapevo già che da marzo ci avrebbero riaperto a maggio, bastava fare due calcoli. E questo mi ha preoccupato non poco perché, come detto, i pagamenti restavano. Poi, con la riapertura, forse per la voglia della gente che voleva rimettersi in forma, avere un po’ di benessere, ho registrato il boom".