Il giallo del motorino sul ponte: non era un suicidio

Si sono vissuti minuti di paura, ieri pomeriggio, sul ponte di via Trieste. Intorno alle 16 è scattato infatti l’allarme. Un carabiniere fuori servizio ha visto un ciclomotore rovesciato a terra. Abbandonato. E ha legittimamente ipotizzato che qualcuno l’aveva lasciato sul posto per gettarsi dal ponte. Preoccupato, ha così chiamato le forze dell’ordine dando l’allarme. Sul posto si sono precipitati uomini e donne delle Volanti e dei vigili del fuoco. E mentre gli agenti chiudevano al traffico il ponte e isolavano tutta la zona, i pompieri si calavano dall’alto iniziando a perlustrare la zona sotto il viadotto. Sul posto intanto arrivava anche il primo cittadino di Massa, Francesco Persiani (nella foto di Paola Nizza), che si informava su quanto stava accadendo. Per fortuna dopo qualche minuto i vigili del fuoco annunciavano a tutti che non avevano trovato sul terreno sotto il ponte alcun cadavere. Contemporaneamente gli agenti risalivano al nome del proprietario del motorino e andavano a cercarlo. E lo trovavano. Non era disperato, non meditava il suicidio ma era tranquillamente davanti a un bar della zona. Il motorino, a quanto sembra, l’aveva lasciato sul ponte per una serie di circostanze e non sapeva perchè si era rovesciato a terra.

A.Lup.