Il comitato torna all’attacco "Sulla discarica tutto tace"

"Regione e Comuni temporeggiano e non verificano il rispetto delle regole. Ma non bisognava arrivare alla chiusura dell’impianto? Sono anni che aspettiamo"

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Il Comitato dei cittadini contro la discarica ex Cava Fornace vuole ‘rompere il silenzio’ che da alcune settimana riguarda l’impianto: "Dopo tutte le chiacchiere e le promesse di questi anni per una chiusura celere della discarica siamo giunti al 18 settembre, una scadenza definitiva per la fine dei conferimenti. I tecnici della Regione Toscana nel recente incontro hanno chiarito che il gestore può conferire rifiuti in discarica fino al raggiungimento di quota 43 metri".

Ma quel limite è stato raggiunto oppure no? "Proprio su questo punto assistiamo ancora ad un tragicomico spettacolo – continua il Comitato –: Programma Ambiente Apuane non fa entrare nessuno in discarica per misurare la quota raggiunta su Montignoso (Pietrasanta è da tempo a quota 43) se non l’ente competente. I Comuni chiedono alla Regione, che scrive di essere d’accordo per procedere alla misurazione, ma non avendo tecnici delega i Comuni. E la misurazione da mesi viene rimpallata e come la ‘sora Camilla’, tutti la vogliono, ma nessuno la piglia. E’ davvero irrispettosa questa presa in giro. Non sappiamo a che quota di coltivazione siamo arrivati". Un dato che per il Comitato è importante anche per iniziare a decidere il futuro di ex Cava Fornace.

"La Regione temporeggia mostrando scarso interesse così come i sindaci di Montignoso e Pietrasanta che hanno il dovere di verificare che sul loro territorio vengano rispettate le regole. E intanto non sappiamo cosa sta accadendo a Cava Fornace come nulla si sa del Paur, il Provvedimento autorizzatorio unico regionale che definirà le sorti della discarica. Ci saremo aspettati che dopo il 18 settembre le amministrazioni di Montignoso e Pietrasanta chiedessero con forza un intervento regionale – conclude – che la presidenza della Commissione di Controllo sulla discarica chiedesse con urgenza atti concreti, ma probabilmente tutti attendono l’esito delle elezioni politiche per capire l’aria che tira e che pesci poter prendere".