Il cimitero di Sorgnano è in pericolo per uno smottamento

I timori delle persone che frequentano il camposanto per portare fiori e pregare davanti alle tombe

Sono già caduti alcuni calcinacci e per sicurezza una zona del cimitero è stata persino transennata

Sono già caduti alcuni calcinacci e per sicurezza una zona del cimitero è stata persino transennata

Carrara 14 agosto 2018 - Nel cimitero di Sorgnano ci sono diversi loculi pericolanti e i cittadini, indignati, sono costretti a oltrepassare le transenne per visitare le tombe dei propri cari e sostare qualche minuto in ricordo o in preghiera. «Non abbiamo l’illuminazione —spiegano due cittadini— e la situazione ci sembra ai limiti dell’immaginazione; lapidi pericolanti che si rompono a vista d’occhio». Una struttura (o campata) che ospita diversi loculi sta letteralmente crollando causa lo svuotamento del terreno sottostante con una totale rotazione in avanti. La zona è stata transennata per motivi di sicurezza, ma i parenti sono costretti a oltrepassare questo limite facendosi strada tra calcinacci crollati e il reale pericolo di crollo dell’edificio. «E’ pericoloso, lo sappiamo, ma non abbiamo altra scelta —continua un signore che intende visitare la tomba di sua moglie—, oltrepassiamo la rete oppure abbandoniamo la cura della lapide». Affisso troviamo una comunicazione che conferma i tempi dilatati che tutt’ora attendono la messa in sicurezza: risale al 20 ottobre del 2017, riporta la dicitura «Amia è rivolta ad Apuafarma in particolare al responsabile di servizio Giuseppe Brizzi e alpPresidente Luca Cimino». La firma è quella dell’ingegnere Benedetto La Rosa. Un sopralluogo che ha dato i seguenti frutti: «Il problema è dovuto a un movimento geologico delle proprietà confinanti in cui è in atto uno scivolamento che comporta uno svuotamento del terreno sottostante la campata con un movimento di rotazione in avanti». In poche parole il cimitero del Sorgnano rischia di diventare più o meno come la Torre di Pisa. Ma per quel monumento noto in tutto il mondo, giustamente, sono già stati spesi fiori di quattrini.

«Risulta che le particelle catastali sono in parte del Comune di Carrara e in parte dei private —continua il comunicato—, ma il problema interessa prevalentemente la parte pubblica». La soluzione? «Transennare la zona — si legge ancora nella nota – , pulire la scarpata dalla vegetazione che la rende inaccessibile e incaricare un geologo per consentire una messa in sicurezza definitiva. In alternativa si può procedere a un trasferimento delle salme nei nuovi loculi, demolire la campata esistente ed edificarla ex novo».