Il caso Serinper, una madre denuncia: "Lividi e graffi sul corpo di mia figlia di 2 anni"

Parla il legale di un'ex ospite di una delle case-famiglia gestita dalla cooperativa che è al centro di un'inchiesta per corruzione e traffico di influenze illecite

Carabinieri

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Massa, 17 dicembre 2020 - Una madre ex ospite di una delle case-famiglia gestita dalla cooperativa Serinper - la coop sotto inchiesta per corruzione e traffico di influenze illecite, con otto persone agli arresti domiciliari, tra cui i tre titolari - ha denunciato ai carabinieri di Massa le violenze subite da uno dei suoi figli all'interno della struttura. «Lividi e graffi profondi sul corpo di una bambina di 2 anni, manovre di contenimento violente per farla smettere di piangere e l'obbligo a fare la doccia fredda perché mancava l'acqua calda», riferisce in una nota il legale della donna, avvocato Francesco Miraglia che oggi chiede «chiarezza sulle tante sentenze collegate a questi operatori» e che «tutti i fascicoli decisi vengano rivisti».

La comunità in cui questi bambini hanno vissuto per anni è una di quelle gestite dalla Serinper di Massa Carrara, che vede indagati anche un sindaco, funzionari pubblici e un ex giudice onorario del tribunale dei minori di Firenze. «Alla luce dell'inchiesta - conclude l'avvocato - mi pongo un legittimo interrogativo: tutte le dichiarazioni di abbandoni emanate sulla base delle relazioni stilate da queste comunità che fine faranno? Chiediamo pubblicamente che tutti i fascicoli decisi, tenendo conto delle relazioni provenienti da queste comunità, vengano rivisti»