RICCARDO JANNELLO
Cronaca

Il caso "Io, offeso come persona e come artista"

Fabio Cristiani si è visto negare l’appoggio dell’Anpi al progetto sulla Costituzione per aver sostenuto il monumento a Bellugi

Lo spettacolo di Fabio Cristiani era piaciuto l’8 settembre e poteva diventare un’opera didattica per le scuole. Ma il progetto su “Costituzione. 75 e non li dimostro” non si fa più per un pregiudizio di uno degli enti firmatari, l’Anpi, nei riguardi dell’autore. E tutto perché Cristiani – scrittore, poeta, drammaturgo, attore, fine dicitore – nel 2019 "ha sostenuto il monumento a Ubaldo Bellugi, podestà di Massa in tutto il ventennio fascista".

Quindi niet, la persona non è gradita e, anzi, essendo lui iscritto da sempre all’Anpi gli è stata anche sospesa la tessera. "Mi sento offeso e umiliato come persona e come artista – ci dice Cristiani – Sono a una distanza siderale dal pensiero del Bellugi politico ma non posso tacerne l’assoluta valentia di poeta che lo fa certamente essere il personaggio più importante nella cultura del Novecento. Il monumento di cui parla l’Anpi è una scaglia di marmo con impressa ‘Primavera di Massa’, una delle più belle odi di Bellugi che parla solo delle bellezze della città. Con il suo monumento ce ne sono altri due, quello di Marcello Betti, primo sindaco socialista della città a inizio Novecento e fratello di Francesco, e quello di Decimo Del Fiandra, cofondatore del premio San Domenichino e, nella Resistenza, partigiano delle formazioni cattoliche. Il 21 marzo, giornata della poesia, con queste tre opere sarà inaugurato ai Quercioli, davanti al Santuario, il Parco Letterario dedicato a Giuliana Andreazzoli”. Il progetto di cui avrebbe potuto fare parte lo spettacolo di Fabio Cristiani è sostenuto dalla Regione Toscana e ha avuto l’approvazione di Provincia e Istituto Storico della Resistenza; era però necessaria la vidimazione del quarto ente preposto, la sezione del comune capoluogo dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. In una riunione convocata nella sede dell’amministrazione provinciale dalla vice presidente Elisabetta Sordi, è stata la presidente stessa dell’Anpi di Massa, l’onorevole Elena Emma Cordoni, a dichiarare il suo dissenso. Lei e lo scrittore si sono confrontati ma alla fine è arrivata la conferma che non ci sarebbe stata la firma sul documento e quindi niente Costituzione nelle scuole. "Sono stato colpito come uomo, come lavoratore, come artista" la reazione di Cristiani. "Pensare – dice sconsolato – che nel 1995 la giunta Pucci avrebbe voluto intitolare la piazzetta del mattatoio a Bellugi e un busto del poeta è al Teatro Guglielmi".

Quella dell’Anpi contro Bellugi è una vecchia querelle. Già il predecessore della Cordoni, Dino Oliviero Bigini (il periodo in cui fu assessore alal cultura vide una ristampa del “Pan fatto ‘n cà”), attaccò violentemente la proposta di un convegno sulla controversa figura di Bellugi che analizzasse sia la vicenda storico-politica sia la figura eccelsa di letterato. Non ha fatto meglio la prima giunta Persiani, che pur essendo più vicina allo spirito dell’intellettuale in cinque anni non ha saputo fare qualcosa di serio su di lui, appunto un convegno. Che non vuol dire glorificarlo, come forse teme l’Anpi, ma contribuire a una esegesi finalmente esaustiva della sua vita.