I socialisti in campo con Serena Arrighi "Le nostre radici sono nel centro sinistra"

Mentre Zubbani, dopo un’affollata assemblea, scioglie le riserve, Caffaz lo invita al rispetto dopo l’attacco ai 5 stelle

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di Cristina Lorenzi

Ha rischiato diaspore, superato divisioni interne, scisso la coalizione riformista, assistito a esodi e fuoriuscite di fedelissimi, ma alla fine domenica correrà per Serena Arrighi. Il Partito socialista ha sciolto ogni riserva e, in nome di una sinistra a cui intende stare ancorato, sta con Arrighi. "Dopo un incontro con la candidata e un’assemblea particolarmente partecipata con i nostri iscritti – si legge in una nota del segretario provinciale del Psi Angelo Zubbani – , abbiamo deciso di dare il nostro appoggio alla candidata di centro sinistra secondo le indicazioni dei nostri elettori perché il voto di domenica sarà fondamentale per il futuro della città che ha vissuto anni difficili, di contrapposizione, durante i quali chi ha amministrato ha ascoltato poco e ancor meno ha operato per risolvere i problemi". Angelo Zubbani ha deciso così di portare i suoi 1566 voti, pari al 6,35 per cento all’imprenditrice del Pd. "Come socialisti non dimentichiamo né le nostre radici né la nostra identità di partito della sinistra riformista. A Carrara ci ha sempre guidato la nostra idea di giustizia sociale e il rispetto della nostra storia. Sappiamo l’importanza del voto di domenica e conosciamo la forza che possiamo esprimere. La decisione al termine di un affollato incontro con Arrighi che ha illustrato i punti del suo programma sui quali si è sviluppato un confronto che ha fatto emergere convergenze su temi concreti che riguardano i diritti, la qualità della vita, dei servizi e i temi più sensibili dell’economia. La candidata ha concordato sulla necessità di ripristinare strumenti di democrazia e di partecipazione come i consigli dei cittadini, sulla necessità di elevare la qualità dei servizi socio sanitari, con l’impegno a definire le priorità attraverso il confronto e l’ascolto affinchè le ricadute dell’azione amministrativa siano reali e misurabili. Noi – ha concluso Zubbani – abbiamo dimostrato di credere al confronto, siamo abituati ad ascoltare e ad essere ascoltati con pari dignità per sostenere le nostre priorità che sono fatte di progetti e proposte per la città: serie, concrete e realizzabili con impegno serietà e trasparenza per valorizzare e sviluppare le opportunità che la nostra città offre e che sono state colpevolmente ignorate in questi anni per limiti e impreparazione politica. Inviteremo pertanto i nostri elettori a votare Arrighi".

Intanto l’intervista dello stesso Zubbani alla Nazione, dove ha attaccato duramente i 5 stelle, è stata criticata da Simone Caffaz che in una nota richiama l’ex sindaco al rispetto istituzionale. "Noi non abbiamo risparmiato dure critiche ai 5 stelle, ma ad essi abbiamo anche riconosciuto l’onore delle armi. Non sarebbe stato facile per nessuno, credetemi, amministrare con la voragine nel bilancio del Comune che Pd e Zubbani gli lasciarono nel 2017. Oggi Zubbani appoggia la candidata del Pd, Serena Arrighi. Non stupisce visto che hanno sempre amministrato insieme e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Temo però che Zubbani sia come il Titano Chrónos che divora i suoi figli per l’ossessione di essere da loro spodestato. Capisco ora gli amici che pur essendo stati al suo fianco lo hanno dovuto abbandonare". Intanto Cosimo Ferri, a sostegno di Caffaz, annuncia il progetto di fare di Carrara una città smart che sia in tutto accessibile e a misura dei suoi abitanti. "Sarà un grande progetto di innovazione, necessario a una città che vuole recuperare il suo ruolo con uno scatto in avanti che deve proiettarla fra le comunità più moderne".

Alice Rossetti, eletta in consiglio con la Lista Ferri, punta sulle politiche per la disabilità "che saranno al centro dell’amministrazione Caffaz". Serrato il sostegno anche a Serena Arrighi con cui si schiera una sessantina di donne di Carrara che in una nota invitano a votare la candidata del centro sinistra: "Noi voteremo Serena non solo perché potremo avere una donna sindaca dopo quasi 25 anni, ma potremo contare su una persona competente, un’imprenditrice realizzata e innovativa, una donna aperta al dialogo".