I presepi viventi cancellati dalla pandemia. "Ci mancherà quella magica atmosfera"

Cinquale e Equi Terme, famosi per la loro rappresentazione della Natività, sono costretti a rimandare la kermesse al 2021

Un presepe vivente

Un presepe vivente

Massa Carrara, 2 dicembre 2020 - Dopo 28 anni di successi nello scenario magico della Natività vissuta come fossimo a Betlemme, protagonista un paese intero, il presepe vivente del Cinquale a Montignoso quest’anno si deve arrende all’emergenza Covid 19. Lo scorso anno il presepe vivente allestito dal parroco don Maurizio Iandolo con la partecipazione corale di tutta la comunità ha registrato 14mila presenze, un record sempre in crescita.

"Io sono un pastore d’anime e da parroco – dice don Maurizio, che è anche vicario episcopale per la pastorale – ho il dovere morale di tutelare la salute e l’incolumità dei miei fedeli e dei turisti che scelgono di venire a visitare ogni anno il nostro presepe. Quest’anno il rischio per la salute pubblica, per lo scenario Covid 19, sarebbe molto alto e quindi abbiamo deciso, intepretando anche la linea del comitato Terre di Presepi, di sospendere l’allestimento per evitare scenari a rischio. Ma l’anno prossimo il presepe vivente del Cinquale sarà ancora più bello. Avremo capanne nuove e non deluderemo i nostri estimatori". Una scelta dolorosa, ma una scelta che nasce dalla consapevolezza.

"Condivido la scelta dolorosa del parroco don Maurizio Iandolo. Purtroppo questo è un anno particolare. Un anno diverso dagli altri e la sicurezza e l’incolumità di tutti è al primo posto", commenta il sindaco Gianni Lorenzetti.

Anche Equi Terme, teatro del suggestivo Presepe vivente, che va avanti dagli anni ottanta, quest’anno ha rinviato l’appuntamento tradizionale. I volontari sono molto malinconici nel darne la notizia. "Ci manca stare insieme, ci manca il nostro paese, ci manca l’aria che si respira, ci manca quell’atmosfera che ogni giorno si fa più forte, in attesa del Natale. La frenesia dei preparativi, tra mille puntine, centinaia di ceri e tanto fil di ferro. Ma ci manca soprattutto stare insieme".

I preparativi di solito iniziavano a ottobre. "Per noi era l’inizio di un periodo fatto di lavoro di squadra, ma la situazione attuale ci ha frenati. Ci siamo consultati e alla fine abbiamo preso la decisione di annullare l’edizione 2020 della nostra manifestazione. A malincuore, perché per noi, che il presepe lo facciamo da più di trent’anni, il Natale senza questo appuntamento non ha lo stesso sapore. Perché ogni anno discutiamo, abbiamo mille problemi, siamo stanchi, ma la soddisfazione quando guardiamo gli occhi dei bambini, pieni di meraviglia, ripaga di ogni fatica".

Anche ad Albiano Magra da alcuni anni la Proloco Viviamo Albiano promuoveva un presepe vivente che attirava in paese centinaia di visitatori. Quest’anno si cambia, i volontari si sono già messi all’opera. Armati di pannelli, matite, colori e stoffe, mantenendo le distanze di sicurezza, stanno lavorando per realizzare bellissime figure in legno da sistemare in paese: la Sacra famiglia, i Re Magi, pastori, pecorelle.

Alfredo Marchetti - Maria Nudi