I lupi fanno strage di pecore Aggrediti e sbranati sei capi

Fivizzano, paura e apprensione in un’azienda di Magliano

Paura e grande apprensione per un episodio di aggressione violenta da parte di lupi a Fivizzano, in Lunigiana. Un piccolo gregge è stato infatti letteralmente decimato, lasciando nello sconcerto la comunità oltre che la famiglia e le realtà del circondario. Quello dei lupi è un allarme che suona ormai con sempre maggior frequenza, i branchi lambiscono le aree abitate e si ingegnano per penetrare nei recinti degli allevatori in modo da fare strazio di capi adulti e agnelli. E’ quello che è accaduto anche la scorsa notte, appunto nella zona di Fivizzano: il branco ha colpito a Magliano. I lupi del nostro Appennino, hanno una forza e un’agilità senza pari, sono infatti riusciti a farsi strada ed entrare in un recinto che era costituito una da rete metallica, protetto ulteriormente da un’apposita chiusura con filo elettrificato. Una volta dentro, in men che non si dica, hanno sgozzato tre agnelli “pronti“, oltre a tre fattrici di cui una di esse letteralmente spolpata sul posto, mentre un’altra risulta dispersa, trascinata via chissà dove. Sicuramente il “bottino“ è finito in qualche tana per nutrire i lupacchiotti, che sono nati nella primavera scorsa e stanno in questo periodo crescendo a vista d’occhio. L’aggressione, dunque, è avvenuta a Magliano di Fivizzano, nei pressi dell’abitazione dei proprietari dove il paese termina con case sparse nella campagna per scendere verso il “Pontaccio“. "Si tratta di un piccolo gregge di pecore da carne – spiega un parente dei padroni degli animali – una trentina di capi tenuti per pulire e concimare sotto gli olivi e altri terreni dove è arduo arrivare con mezzi meccanici. E naturalmente per avere disponibilità di ottima carne durante l’anno. Con quest’ultima razzia, da inizio anno, sono stati ben 10 gli agnelli pronti per il consumo sbranati dai predatori. In più, un certo numero di pecore. A questo punto, sfiduciati, i miei congiunti hanno deciso di vendere i rimanenti esemplari; e così, in breve tempo la boscaglia si riprenderà anche quella parte di territorio che grazie al pascolamento si presentava pulito, fertile e concorreva a dare un’immagine caratteristica del paesaggio. Un vero peccato".

Roberto Oligeri