I crolli del Politeama 13 anni di udienze

Giovedì altra sfilata di testi davanti al giudice in una vicenda giudiziaria surreale ripartita da zero col rischio prescrizione

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Dieci anni fa esatti l’allora gup del tribunale Giuseppe Laghezza, respinse la richiesta della difesa per svolgere un incidente probatorio in relazione al crollo parziale del cinema teatro Politeama Verdi avvenuto nel giugno del 2008. La decisione durante l’udienza preliminare in cui si decise sulla richiesta di rinvio a giudizio che il pm Alberto Dello Iacono fece per cinque indagati, due dirigenti del Comune di Carrara e tre soci della società proprietaria dell’immobile. Ebbene tutto risultò inutile perché il processo ricominciò daccapo per una serie incredibile di vicissitudini a partire dalla sostituzione dei giudici che per un motivo o l’altro hanno dovuto lasciare il procedimento a seguoto di trasferimenti in altra sede. Giovedì andrà in onda l’ennesima udienza e sono passati ben 13 anni dal primo crollo. L’incidente probatorio nel 2011 era stato chiesto perché’, secondo la difesa, la consulenza tecnica del pubblico ministero non sarebbe stata sufficiente a individuare le cause del crollo. I cinque furono imputati dei reati di crollo colposo e inosservanza della normativa in materia di idoneità statica e sismica; inoltre, i tre soci proprietari furono accusati anche di truffa aggravata per aver venduto appartamenti ed uffici simulandone l’agibilità. Il pm contestò ai cinque imputati vari abusi edilizi che avrebbero causato il crollo parziale della parte centrale dell’edificio, fatto che, secondo il pm Dello Iacono, determinò anche una ordinanza di sgombero firmata dall’allora sindaco Angelo Zubbani. Lo sgombero interessò il cinema-teatro, il bar, uffici e negozi e perfino la sede storica della Federazione anarchica a Carrara. Poi gli imputati sono saliti a quindici ma incombe il rischio prescrizione per diversi reati.