I compagni del ragazzo suicida: "Ci mancherai per sempre"

In centinaia al funerale del 15enne

Amici e compagni del ragazzo

Amici e compagni del ragazzo

Carrara, 19 marzo 2019 - Un lungo abbraccio al giovane che ha deciso di farla finita arriva dai compagni di scuola. «Adesso che non ci sei più capiamo quanto eri importante per noi». Le parole di dolore dei compagni di classe del 15enne che mercoledì ha deciso di farla finita riecheggiano tra le navate della chiesa della Sacra Famiglia, dove la famiglia, i compagni e gli amici si sono riuniti in un assordante silenzio. Si è tenuto ieri pomeriggio il funerale del ragazzo trovato morto dalla madre in casa. Centinaia di ragazzi, studenti, compagni di classe, hanno portato l’ultimo saluto al giovane, la cui perdita rimane un mistero. Con loro anche le professoresse dell’istituto che frequentava il giovane. In prima fila la madre, distrutta da un dolore che nessuno riesce a misurare.

Intanto mentre ci si interroga su un gesto che mai avrà adeguata comprensione, il medico legale ha effettuato l’autopsia sul corpo. Cis sarà da aspettare una ventina di giorni per capire molti quesiti che al momento non hanno risposta. «Ti abbiamo voluto bene – dicono i compagni di classe dal pulpito, al termine della cerimonia funebre –, adesso come mai comprendiamo quanto eri importante per noi. Il nostro dolore adesso è immenso». Poco prima don Ezio Gigli aveva provato a dare un senso a un argomento che senso non può avere. «In questi momenti è difficile comprendere il disegno di Dio. Queste tragedie ci invitano a riflettere sulla morte: c’è chi crede che dopo non ci sia niente, ma noi, che crediamo alla parola del Signore, auspichiamo che dopo ci sia Dio, e quindi che potremo incontrare nuovamente il nostro giovane che ci ha lasciato. La vita a volte sembra un arazzo: noi vediamo la parte dietro, i filamenti, le sofferenze, e non riusciamo a vedere la parte davanti, quello che Dio ha pensato per noi».

Anche in piazza, la domanda che si facevano in molti è stata una sola: cosa ha spinto il giovane a farla finita? E adesso gli inquirenti saranno chiamati a fare chiarezza sulle cause di questo tremendo gesto. Tra una settimana arriveranno in commissariato gli strumenti necessari per passare al setaccio il cellulare del giovane e gli altri apparecchi tecnologici di proprietà del 15enne. Verrà eseguito un ‘accertamento tecnico irripetibile’. La scuola del ragazzino intanto ha chiesto all’Asl un supporto psicologico per assistere i compagni di classe ancora sotto choc per una perdita che mai avrà risposte adeguate.