Gozzani assolto: "Venturini falsificò i verbali"

Il comitato di garanzia dà ragione al segretario provinciale

Paolo Gozzani della Cgil

Paolo Gozzani della Cgil

Carrara, 15 giugno 2019 - «Verbali falsificati, fatti riportati da altri e imprecisioni che hanno fatto cadere ogni impianto accusatorio» Così il comitato dei garanti della Cgil assolve il segretario provinciale Paolo Gozzani(nella foto) e condanna Roberto Venturini alla sospensione per sei mesi. Questo è l’esito della denuncia di Venturini, adesso in un altro sindacato, contro la dirigenza provinciale colpevole a suo dire di «aver falsificato l’esito del congresso, falsificando i verbali di alcune assemblee».

Così il comitato di garanzia interterritoriale, chiamato a giudicare per una presunta violazione dello statuto, dei regolamenti e del codice etico della Cgil, ha emesso il verdetto assolvendo Gozzani e il gruppo dirigente locale chiamato in causa da Venturini: «Non ci sono state violazioni se non quella del Venturini che per sua stessa ammissione ha falsificato il verbale dell’assemblea di cui era presidente» si legge in un documento della Cgil. «Diffamare il sindacato – dice soddisfatto Gozzani – costituisce un attentato soprattutto alla tutela dei lavoratori che l’organizzazione associa. Ed è bene ribadirlo con forza specialmente in questo momento in cui una parte di questi stessi soggetti si propone, oltretutto con l’adesione ad altre sigle sindacali, di farsi legittimare in rappresentanza di altri lavoratori. Lavoratori sottoposti al rischio di subire, domani, lo stesso trattamento che hanno subito gli iscritti alla Cgil in questa occasione. Non avevamo dubbi su questo esito perché sapevamo di esserci comportati in maniera ineccepibile nel corso dell’intera fase congressuale. Siamo stati vittime di una campagna pesantemente diffamatoria dettata da moventi di mero interesse personale di soggetti privi di scrupoli. Moventi ai quali si è voluto asservire non soltanto la dignità del segretario e di altri membri delle segreterie, ma la stessa reputazione della Cgil e dei lavoratori che essa tutela».

Il Comitato dopo aver ricostruito i fatti, sentito i proponenti e gli accusati ha concluso i suoi lavori e, con una delibera del 29 maggio, ha preso atto che i ricorrenti hanno riportato fatti riferiti da altri e che, nel ricorso, sono riportate molte imprecisioni, tali far venire meno tutto l’impianto accusatorio.