Gli spazi ci sono, le ambizioni no Quei palazzi in cerca d’autore

Enormi edifici lasciati all’oblio mentre scuole e istituzioni hanno ’fame’ di luoghi dove potersi esprimere. Tutti i ’gioielli’ dimenticati: inutilizzato l’ex ospedale di Massa, vuoti i capannoni in via Dorsale e la zona Bic

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Ci sono realtà che avrebbero bisogno di spazi da poter riempire ed enormi contenitori vuoti che mancano di funzioni. E’ la strana realtà di un territorio che oggi si ritrova a fare i conti con quei cambiamenti che magari non si sono realizzati nel corso dei decenni o con una programmazione che forse non è stata in grado di prevedere come sarebbe cambiato il mondo da lì a dieci o venti anni. E se parliamo di beni pubblici è evidente che non riuscire a far incontrare contenuto e contenitori si trasforma in un problema che anno dopo anno richiede risorse sempre più importanti per essere risolto. Un’emergenza che diventa lampante guardando l’istituto alberghiero Minuto che ci ha messo settimane per trovare più sedi, temporanee per classi e laboratori e una definitiva poter sfruttare i 10,6 milioni di euro finanziati. Ma è solo il tassello di un tetris che ha iniziato a trovare una serie di incastri solo negli ultimi anni e ancora deve risolversi del tutto. Il Minuto già dal 2013 era stato costretto a trovare una sede esterna per il convitto. All’inizio si era affidato alla vicina struttura di proprietà della parrocchia San Fiorenzo con un affitto annuale di circa 100mila euro l’anno. Con l’arrivo del Covid poi ci si era spostati su strutture alberghiere chiuse del territorio. Ma la soluzione ideale, individuata già nel 2016, era quella di realizzare il convitto nella vicinissima ex Colonia Ugo Pisa, immobile anch’esso in avanzato stato di degrado e in gran parte inutilizzato, soprattutto nella struttura lato monte e villa Ala ormai da decenni.

Contenitori e funzioni hanno trovato finalmente un senso anche nell’accordo fra Provincia e Comune con il passaggio di proprietà fra ex caserma dei carabinieri di via Angelini, rimasta a lungo vuota, ed ex scuola Alfieri: la prima ospita oggi il municipio 2, la seconda ospiterà le classi del liceo musicale Palma. E con il Centro per l’impiego che è andato all’ex Catasto, anch’esso in parte inutilizzato, le stanze della Provincia in via delle Carre sono state trasformate in centro della protezione civile e in aule per il vicino Barsanti, che ha a sua volta di interventi di adeguamento. In attesa che lo spazio ‘vuoto’ lasciato dalla demolizione dell’ex intendenza di Finanza in centro trovi una soluzione diversa da quella di parcheggio a raso, l’altro grande personaggio in cerca di autore è il vecchio ospedale di Massa: sacrificato sull’altare del project financing del nuovo ospedale di Massa, è stato solo in parte riattivato per l’emergenza Covid ma resta comunque un’enorme scatola vuota senza un vero scopo, sia nella parte monumentale sia in quella nuova. Non è neppure più finito all’asta e oggi si attende di capire quale potrebbe essere la sua sorte perché l’operazione di vendita, abbattimento e realizzazione di un complesso residenziale sembra molto lontana. Infine c’è l’incubatore di impresa di via Dorsale, con alcuni capannoni ancora vuoti e la stessa palazzina ex Bic inagibile che ha bisogno di circa 700mila euro di interventi per tornare a disposizione e capire che ‘contenuto’ dargli visto che l’asta di vendita del complesso è già andata deserta due volte.