Giustizia lumaca e pochi spiccioli Denuncia in aumento tra i giovani

L’allarme di Tarabella (Duna): "La riduzione dei fondi statali ci preoccupa. I processi restano biblici". La struttura di Massa ha aiutato 504 persone. Da gennaio 84 le donne che hanno chiesto supporto

Migration

di Angela Maria Fruzzetti

Quando sono le giovani donne a denunciare casi di violenza sessuale significa che l’educazione al rispetto è ancora un miraggio. E sono in aumento le denunce al centro antiviolenza Duna (Donne unite nell’antiviolenza) ma, soprattutto, cresce il numero delle denunce da parte di giovani vittime di violenze sessuali. "Si può leggere come una maggior consapevolezza acquisita ma non è comunque un dato confortante – spiega la dottoressa Ilaria Tarabella , responsabile del centro Duna per l’associazione Arpa – Il Cav Duna è luogo per donne che vivono o hanno vissuto situazioni di maltrattamenti, violenza e abusi e per i loro minori. Dall’anno di apertura al 2021 abbiamo accolto, seguito e sostenuto 504 donne. Da gennaio sono state 84. Ci siamo dotate dal 2018 di una struttura “cuscinetto” in cui fino ad oggi abbiamo inserito in emergenza 13 donne e 11 minori garantendo loro ’immediata protezione. Gestiamo la Casa Rifugio Duna che garantisce percorsi personalizzati di fuoriuscita dalla violenza, dove abbiamo ospitato dal gennaio 2017, 15 donne e 18 minori residenti nel Comune di Massa e 21 donne e 23 minori provenienti da altri Comuni,per un totale di 36 donne e 41 minori. E gestiamo una Casa di seconda accoglienza per i percorsi di semi-autonomia delle donne e sostenere azioni di prevenzione per ridurre il rischio di rientro della donna nella fonte della violenza per mancanza di possibilità economiche di una vita autonoma".

Ma i problemi restano. "Sicuramente la riduzione dei fondi statali dedicati a Cav e Cr su annualità 2023 ci preoccupa. Il dato regionale è che più del 40 per cento delle operatrici dei Cav e delle CR sono volontarie. Da sottolineare che pochi o nulli investimenti esistono sui percorsi di prevenzione nelle scuole. Questo porta a una mancata programmazione e costringe a frammentari interventi spot. Poi ci sono i tempi della giustizia che, nonostante il Codice Rosso, sono ancora biblici. Molte donne restano nelle Cr molto più del tempo previsto e in tutta la Regione si fatica a trovare posti liberi. Spesso sono donne con figli e serve una maggior disponibilità di spazi che non c’è". C’è poi la violenza assistita sui figli provocata dai maltrattamenti alla madre e il percorso della liberazione è ancora in salita. Alle casse del Carrefour sarà possibile trovare portachiavi e agende a sostegno di Duna. L’associazione Arpa R. PA. gestisce l’ascolto telefonico h24 al numero 3776994263.