Giuseppe Festa vince il Premio Bancarellino

Il libro “I lucci della via Lago“ ha ottenuto 168 voti sui 579 espressi dagli studenti giunti ieri mattina a Pontremoli da tutt’Italia

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Un romanzo di formazione ambientato nel 1982 ha vinto la 65esima edizione del Premio Bancarellino. Avventura, amore e mistero si intrecciano nel libro "I lucci della via Lago" di Giuseppe Festa (Salani), durante un’estate indimenticabile per un gruppo di tredicenni. La storia narrata dopo 40 anni dall’autore ha ottenuto 168 voti sui 579 espressi dagli studenti di 15 scuole medie giunti a Pontremoli per portare al primo posto del podio la storia più bella. In seconda posizione "Quelle in cielo non erano stelle" di Nicoletta Bortolotti (Mondadori) 145, al terzo"Il segreto di Artica" di Viola Marchesi (Einaudi Ragazzi) 115. Poi "La banda degli dei" di Barbara Fiorio (Rizzoli) 87, "Noemi nella tempesta" di Alberto Pellai e Barbara Tamborini (De Agostini) 64. "L’emozione è quando si scrive una storia che poi i ragazzi apprezzano - ha detto il vincitore alla proclamazione -. A differenza degli adulti, vivono i libri col cuore. Si sono immedesimati in una vicenda del 1982, un’epoca molto diversa, ma tutto sommato con gli stessi valori. Sono tornato sui luoghi dove è ambientato il romanzo: mi è dispiaciuto non vedere i ragazzi che giocavano in strada come 40 anni fa". Gli studenti arrivati ieri in Piazza della Repubblica per votare i libri finalisti sono stati impegnati nei laboratori di scrittura chiamati “Cinque libri in cerca d’attore“, in collaborazione col Teatro del Pratello e il patrocinio dell’Università di Bologna. Un’attività guidata per gruppi in cui i ragazzi hanno rielaborato temi, trame e personaggi dei 5 libri finalisti per dare vita a un canovaccio che sarà la base per una rappresentazione teatrale. E in collaborazione con l’Istituto Pacinotti Belmesseri (indirizzo turistico) si sono svolte visite guidate a palazzi, chiese e castello. Quest’anno invece di usare la scheda di votazione da inserire nell’urna gli studenti, sfilando davanti al tavolo della commissione presieduta da Alessandro dell’Amico, il docente di informatica al Pacinotti Belmesseri che si è occupato delle operazioni di voto, hanno votato cliccando col mouse di un pc sulla copertina del libro favorito. Poi la rievocazione storica con duelli, sbandieratori e arcieri della Compagnia del Piagnaro, organizzatrice di Medievalis, in Piazza del Duomo.

Uno sforzo organizzativo notevole per realizzare le modifiche al palinsesto della manifestazione volute dal nuovo segretario del premio Enrico Polverini. Il Bancarellino ha ricordato anche la tragedia di Linate. I librai hanno infatti assegnato una menzione speciale fuori concorso al libro "Non è colpa della nebbia" di Francesca La Mantia (Gribaudo) per la capacità con cui l’autrice ha saputo ricordare e trasmettere un evento così tragico in memoria delle 118 persone che la mattina dell’8 ottobre 2001, persero la vita sulla pista dell’aeroporto milanese. Tra queste anche la pontremolese Valentina Giumelli, aveva 25 anni e stava andando a Copenaghen per raccogliere ricerche per la tesi di laurea in ingegneria. Era figlia dell’architetto Claudio Giumelli, noto professionista e operatore culturale, già presidente della Fondazione Città del Libro e di Serena Pruno, artista e docente di storia dell’arte, entrambi residenti a Marina di Massa, ma spesso a Pontremoli dove avevano casa. Una tragedia che non si può dimenticare. Il professor Giuseppe Benelli assieme a Valentina ha ricordato anche il papà Claudio, scomparso nel 2015 ed è stata anche consegnata un targa all’autrice La Mantia.

Natalino Bernacci