Foibe, dibattito in Comune a Massa tra ricordi e polemiche

Il sindaco di Massa Francesco Persiani: "Chi è assente ha torto perché è la storia a dargli torto"

Il presidente del consiglio comunale Stefano Benedetti

Il presidente del consiglio comunale Stefano Benedetti

Massa, 12 febbraio 2019 - "Chi non è presente oggi qui ha torto, perché è la storia a dargli torto". Sono le parole con cui il sindaco di Massa, Francesco Persiani ,ha aperto il suo intervento, in occasione del Giorno del ricordo. La solennità civile nazionale con cui ieri il consiglio comunale straordinario di Massa, congiunto con il Comune di Carrara, ha commemorato le vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Tante le assenze che non sono passate inosservate, come quelle delle scolaresche che, intimorite dalla minaccia di proteste e dal rischio di disordini fuori dal palazzo col presidio sovergliato dalle forze dell’ordine (tutto è filato liscio, senza alcun problema) hanno preferito rimanere a scuola. Presenti le massima autorità e cariche civili e militari provinciali, col prefetto, il questore, i comandanti di carabinieri, guardia di finanza e marina militare.

Con le associazioni d’arma e combattentistiche. Assente alla cerimonia invece l’Associazione nazionale partigiani d’Italia, che "diversamente dalla partecipazione trasversale di centrodestra e centrosinistra qui presenti – ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti – ha deciso di boicottare il Giorno del ricordo. Il che significa che ancora oggi secondo alcuni ci sono morti di serie A (quelli della Giornata della memoria) e morti di serie B, quelli delle foibe".

A proporre una riflessione sul fatto che "la storia dell’umanità è segnata da genocidi compiuti in ogni angolo del pianeta che hanno caratterizzato tutte le epoche fino ai giorni d’oggi", è stato il presidente del consiglio comunale di Carrara Michele Palma. A rappresentare la Provincia c’era Stefano Alberti, che ha sottolineato come "le violenze perpetrate e il dramma dell’esodo di centinaia di migliaia di nostri connazionali – ha detto – sono patrimonio di tutti, anche dell’Anpi di cui sono membro e che a livello nazionale ha condannato fermamente quanto accaduto con le foibe".

Tre i brani musicali eseguiti dalla musicista Elena Cirillo, che prima ha cantato l’Inno d’Italia e quello degli esuli, il ‘Va pensiero’ di Giuseppe Verdi e poi ha eseguito una sonata del violinista e compositore Giuseppe Tartini. Il Giorno del ricordo è proseguito con le toccanti testimonianze di Sergio Tabanelli, presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dell’esule Vittorio Miletti. Infine, l’intervento dello storico massese Matteo Marchini sulla storia degli esuli di Massa-Carrara e la lettura di una poesia da parte dell’esule Luciana Calochira. Tra gli amministratori e i politici presenti in sala, anche il consigliere regionale "dem" Giacomo Bugliani.