Massa vieta gli abiti provocanti, Gassman "ricoverate il sindaco"

Cella: "Fai l'attore, va!" E' polemica social

Alessandro Gassman

Alessandro Gassman

Massa (Massa Carrara), 13 agosto 2019 - Bufera sul web dopo un tweet di Alessandro Gassman che attacca l'amministrazione di Massa per le recenti disposizioni di polizia municipale approvate lo scorso 25 luglio.

«Il nuovo regolamento del Comune di Massa prevede multe per chi mendica e per le donne che vestono in modo provocante.#ricoveratelasindaca» scrive l'attore. In particolare l'articolo 12 del nuovo regolamento di polizia municipale di Massa - la cui giunta è guidata dal sindaco Francesco Persiani - vieta di «porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti nell'assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo, ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo.

La violazione si concretizza con qualsiasi ulteriore atteggiamento o modalità comportamentali, incluso l'abbigliamento, suscettibili di ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione». Il tweet di Gassman è stato letto e ripubblicato da tantissimi fan e follower. All'attore ha fatto eco anche Fiorella Mannoia: «Ditemi che è uno scherzo. I cittadini di Massa accettano tutto questo?».

Sempre su Fb la risposta del vicesindaco di Massa Andrea Cella: «Che un attore famoso spari sentenze a casaccio senza nemmeno informarsi, è veramente troppo. Caro Alessandro Gassman, noi cerchiamo di contrastare i reati di prostituzione e l'accattonaggio molesto per tutelare i cittadini e la convivenza civile. Fai l'attore, va! Se proprio ti sta a cuore il nostro regolamento, passa di qua che te lo spiego meglio, così la prossima volta non fai figuracce».

Critiche «oltremodo ingiuste e ingiustificate se non addirittura sorrette da motivazioni di carattere politico ed ideologico». Così Francesco Persiani, sindaco di Massa (Massa Carrara), replica ad Alessandro Gassman.

«Sono stati strumentalizzati alcuni termini contenuti nell'atto - risponde il sindaco - attribuendogli un significato ed una valenza arbitraria frutto di un'interpretazione distorta»: il divieto di abiti indecorosi o indecenti è contenuto in un articolo del regolamento contro la prostituzione.

«Sorprende che le critiche vengano oltremodo amplificate da persone, quali Alessandro Gassmann e Fiorella Mannoia, che seppur famose nel mondo dell'arte e dello spettacolo, non appaiono certamente i soggetti più idonei a giudicare la bontà dei regolamenti comunali», aggiunge il sindaco