Gaia, trovati tra i rifiuti centinaia di avvisi di distacco dell'acqua. Mai notificati

Sono gli ultimatum che precedono la rimozione del contatore. Erano destinati a utenti di quattordici diversi comuni. Scatta la denuncia.

La giornalista de La Nazione Angela Maria Fruzzetti con gli avvisi di Gaia abbandonati

La giornalista de La Nazione Angela Maria Fruzzetti con gli avvisi di Gaia abbandonati

Massa, 21 marzo 2015 - Ritrovarsi improvvisamente  con i rubinetti a secco: sarà sicuramente successo a oltre un centinaio di utenti morosi  che non hanno avuto modo di essere informati in tempo, visto che   l’ultima diffida  relativa alla sospensione del servizio idrico non è mai arrivata nelle loro mani.   Centotrentacinque avvisi sono stati gettati in un secchio metallico accanto ad una micro discarica in prossimità della ferrovia. A rendersene conto è stato il gestore del distributore Agip di via Pellegrini,  Domenico Cagetti.  «Abbiamo  notato questi fogli messi dentro il recipiente – racconta – e ci siamo resi conto che sono avvisi di Gaia da recapitare agli utenti morosi, avvisi di distacco della fornitura idrica. Mia moglie Giuliana, ieri mattina (giovedì, ndr) si è recata presso gli uffici di Gaia in viale della Stazione. Ha preso il ticket ed ha aspettato il proprio turno per riferire agli impiegati quanto succedeva, e cioè che dietro il distributore erano stati abbandonati diversi avvisi relativi la sospensione idrica, alcuni dei quali già scaduti. Purtroppo non ha ricevuto  la minima attenzione: le è stato detto che tanto  i distacchi del contatore saranno eseguiti. Non le hanno chiesto neppure il suo nome, niente».  La vicenda ha i contorni del «giallo». Il gestore infatti, non ha idea di chi possa aver abbandonato quei documenti: nel «malloppo»  di carte abbandonate  c’è anche  un foglio di lavoro per la “Sospensione erogazione per morosità” assegnato  alla ditta Energas Energia srl, customer service  gestione utenze idriche morose. 

Fra le carte, otto buste con l’intestazione di  Gaia  contenenti presumibilmente altrettanti avvisi  ma senza destinatario.  Classiche buste con la finestrelle dove  non appare alcun indirizzo. Una busta con simili e anomale caratteristiche era stata depositata alcune settimane fa in una cassetta postale a Castagnara, esattamente ad Alfonso Baldi, promotore e rappresentante del Comitato Acqua alla gola. Baldi ha aperto la busta pensando fosse sua, scoprendo invece che era un’ingiunzione di distacco del contatore ad un vicino. Lo stesso Baldi aveva denunciato la cosa ritenendo il fatto gravissimo, fra l’altro lesivo della privacy. Come è possibile che un documento così importante non venga consegnata a mano o con raccomandata di ritorno?  E se la cosa aveva fatto scalpore, oggi ci troviamo di fronte a un caso clamoroso, con ben 135 avvisi buttati nell’immondizia e non recapitati a domicilio degli interessati. Gli atti  riguardano il territorio di competenza del bacino Ato 1 Toscana nord: Massa, Carrara, Montignoso, Viareggio, Seravezza, Stazzema, Massarosa, Bagni di Lucca, Mulazzo,Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Barga, San Marcello Pistoiese.  Un particolare di non poco importanza: gli avvisi riguardano insoluti per circa 50-60 mila euro. Sul documento si legge: «Per evitare la sospensione del servizio ed i maggiori oneri conseguenti è assolutamente improrogabile che la Sv provveda al pagamento dell’importo dovuto entro 48 ore dal ricevimento della presente». Eer alcuni avvisi la somma da pagare è abbastanza esosa: dai 500 ai 22.152 euro.

. «E’ difficile capire cosa possa essere accaduto – ammette Nicola Bertoni, responsabile d’area servizi utenza di Gaia, da noi contattato – . Faremo una denuncia ed apriremo un’indagine interna per le opportune verifiche». Bertoni, avvisato del ritrovamento e del recupero del materiale disperso in via Pellegrini dalla Nazione, ha raggiunto la nostra redazione e, di fronte alla scatola contenente centotrentacinque avvisi di sospensione della fornitura idrica, si è detto sorpreso e preoccupato per il modo con cui si svolge il servizio di recapito all’utenza. La scatola contenente il materiale rinvenuto nei pressi del distributore Agip è stata consegnata al responsabile di Gaia. Quale spiegazione dare all’accaduto? «Noi affidiamo un flusso (un elenco di nominativi, ndr) in base agli importi maggiori da consegnare agli utenti – ha spiegato –-. Il procedimento prevede la consegna a mano dell’avviso e la firma dell’utente interessato. Nel caso l’utente non fosse presente, l’avviso si lascia in busta nella cassetta postale». Questa procedura, sia chiaro, riguarda l’ultimo avviso di pagamento in mancanza del quale, si procede all’interruzione dell’erogazione del servizio idrico.

Bertoni fa sapere che il servizio di consegna e di distacco è stato affidato alla ditta Energas Energia Srl dietro gara d’appalto, ditta che ha come riferimento domiciliare la nostra città: «Abbiamo attivato questo servizio per favorire l’utente - chiarisce - avvisandolo prima del distacco e la conseguente rimozione del contatore. Anche Gaia può fare la sospensione fisica del contatore ma gestiamo oltre un milione e mezzo di bollette e quindi affidiamo il servizio anche alla ditta in questione». E questo vale per tutti i 48 comuni dell’Ato 1 Toscana Nord. «In questo ultimo periodo - prosegue Bertoni - abbiamo ricevuto diverse segnalazioni relative a disguidi di questo genere per cui abbiamo fatto le nostre rimostranze alla ditta. Non riesco a capire cosa possa essere accaduto». Bertoni ha spiegato poi le procedure adottate per i morosi: a bolletta scaduta segue un sms di avviso, poi una raccomandata di messa in mora. Successivamente arriva all’utente un preavviso di distacco con rimozione del contatore. «La ditta in appalto deve prendere atto delle prescrizioni del regolamento - precisa Bertoni -. Posso assicurare che nell’ultimo mese con questa ditta distacchi non ne sono stati eseguiti, ci preme sensibilizzare l’utenza». Peccato che i 135 utenti morosi non siano stati affatto sensibilizzati e che i loro “ultimi avvisi“ siano finiti dentro un secchio della spazzatura.