Surfisti vittime di furti a raffica, "non ne possiamo più"

Uno stillicidio di furti sulle auto. "E’ un incubo, qualcuno intervenga"

Surfisti (foto di repertorio)

Surfisti (foto di repertorio)

Massa, 9 febbraio 2019 - Un vero e proprio fenomeno quello dei furti ai danni degli appassionati di surf, che va avanti da tempo su tutto il litorale, da Marina di Massa passando per il Cinquale fino a Forte dei Marmi e Tonfano. A denunciare gli episodi è il movimento locale dei surfisti stanchi "di vedere prese di mira le automobili e i furgoni che parcheggiamo nel lungomare".

"Non c’è surfista che negli ultimi anni non sia stato vittima almeno di un furto o di un tentativo andato a male – racconta Matteo Fazzi – le autorità sono al corrente di tutto questo perché molti di noi hanno sporto denuncia". Obiettivo dei ladri fino a qualche tempo fa erano i portafogli, gli orologi, cellulari, occhiali, macchine fotografiche, vestiti di ricambio e tutto ciò che trovavano sia negli abitacoli che nei portabagagli: poi le vittime (surfisti così come i turisti) hanno cambiato abitudini portandosi in spiaggia ciò che prima lasciavano nei mezzi.

"Ma la musica non è cambiata di molto – spiega Federico Teneri – i tentativi di furto proseguono tuttora, le serrature vengono scassinate ugualmente, i vetri rotti e sono frequenti anche altri danni o dispetti, tant’è che alla fine il conto da pagare è sempre salato".

C’è chi ha subito tre, quattro, o addirittura cinque furti e ciò secondo molti dimostra che "i responsabili non operano a caso ma studiano sia i bersagli che le loro abitudini – sospetta Diego Beani – e in assenza di controlli agiscono praticamente indisturbati", se non fosse che in alcune occasioni vittime e ladri si sono ritrovati di fronte. In altre le vittime si sono messe a a caccia dei ladri per cercare di rientrare in possesso di ciò che gli era stato rubato. Non è chiaro se ci siano mai state colluttazioni, in tal senso non risulterebbero denunce.

Oltre alle denunce dei furti i surfisti rivolgono anche alcune critiche al Comune di Forte dei Marmi, dove è tradizione ritrovarsi nelle acque vicino al pontile. "Un Comune virtuoso, attento al decoro e all’immagine com’è quello fortemarmino – sostengono i surfisti – ha istituito una sorta di presidio più o meno fisso con polizia municipale e vigilantes nei pressi del pontile: ma pur sapendo del fenomeno dei furti che avviene sia d’estate che d’inverno sembra far finta di niente. E nonostante sia capitato anche di segnalare presenze sospette, nessuno si è mosso".

Non è facile presidiare tutto un litorale ma se il fenomeno va avanti da così tanti anni qualcosa andrà pur fatto, anche perché a quanto pare i surfisti non sono più disposti a subire furti nel disinteresse totale di tutti, o quasi.