Prese due ladre 'professioniste'. I colpi a Villafranca e Pontremoli

Una ora è in cella e l’altra non può più muoversi da Viareggio

 Per il successo dell’indagine è fondamentale la collaborazione dei cittadini. E l’Arma ringrazia

Per il successo dell’indagine è fondamentale la collaborazione dei cittadini. E l’Arma ringrazia

Pontremoli (Massa Carrara), 8 giugno 2018 - Colpi eseguiti con una tecnica studiata a tavolino: mentre il complice distrae il titolare fingendosi un cliente, gli altri frugano nel banco vendite o nel magazzino prendendo il denaro. Un “business” che ha fruttato 5.000 euro in meno di un mese. A realizzare i colpi due donne italiane di 43 e 27 anni, di origine sinti e residenti a Viareggio che all’alba di ieri sono state raggiunte da un ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Massa ed eseguita dai carabinieri del Norm di Pontremoli. La più grande è già in carcere, l’altra è sottoposta all’obbligo di dimora nel comune di Viareggio. Entrambe sono indagate per furto in abitazione (le attività dove hanno colpito sono state considerate luoghi di privata dimora), in concorso con un uomo ancora da identificare. I furti sono avvenuti tra dicembre 2017 e gennaio 2018 in alcuni negozi di Villafranca e Pontremoli. Le indagate, infatti, preferivano colpire fuori Viareggio ritenendo di essere meno riconoscibili.

In Lunigiana le donne arrivavano, dopo aver pianificato con cura i colpi, a bordo di una vettura intestata a un prestanome. Il primo furto risale al 19 dicembre 2017 quando le casse dei negozi sono piene dei soldi spesi per i regali. E proprio un negozio di giocattoli è stato preso di mira dalla banda. I tre, a bordo di una Toyota, giungono a Pontremoli; una delle donne entra nel negozio dove c’è solo la titolare a chiede informazioni; mostra interesse verso la merce esposta nella parte inferiore degli scaffali e costringe l’esercente a uscire dal bancone per mostrare i giocattoli. A quel punto entrano i due complici che, fingendosi clienti, si avvicinano al bancone e portano via il denaro. Poi escono senza parlare con la titolare mentre la complice le chiede di incartare un peluche che sarebbe passata a ritirare nel pomeriggio. La donna non si presenterà mai e solo quando è andata via la negoziante si accorge del furto. La banda torna a colpire il 22 dicembre. Questa volta in una ricevitoria tabacchi di Villafranca.

La tecnica è la stessa: una delle donne chiede all’esercente di mostrarle della merce mentre i due complici prelevano l’incasso. Anche qui intervengono i carabinieri. L’ultimo episodio a gennaio, a Pontremoli, in una gioielleria. Questa volta qualcosa va storto. I tre entrano ma il titolare, intuendo qualcosa, li manda via. Così passano al piano B e viene presa di mira la vicina farmacia; l’uomo resta fuori mentre le due donne entrano. Una si mostra interessata ai cosmetici mentre l’altra preleva dallo scaffale una panciera post parto e chiede alla farmacista di provarla; la panciera sembra piccola ma la dottoressa, convinta dai modi gentili, decide di fargliela provare. Intanto arrivano altri clienti e la finta “mamma” rassicura la farmacista di poter fare da sola. Poco dopo esce dallo sgabuzzino e dice di volerla comprare. Quindi va a pagare in compagnia dell’altra donna mentre l’uomo da fuori fa loro fretta. I tre se ne vanno prima che il gioielliere avvisi i negozianti.

Arrivano i Carabinieri cui viene riferito il parziale di una targa; i militari analizzano ore di filmati, fanno accertamenti incrociati in banca dati, sentono decine di persone. E identificano l’auto usata. La pista è quella giusta. L’arrestata ora è in cella a Pisa e la più giovane non potrà più uscire da Viareggio e dovrà presentarsi ogni giorno in caserma. Le due sono sospettate di aver realizzato altri colpi. Decisivo il ruolo dei cittadini, che hanno offerto la massima collaborazione. Salgono così a 164 i delitti scoperti dai militari di Pontremoli su 418 i reati denunciati in Lunigiana.