’Furbetti del cartellino’ Misure cautelari per 29

Settembre 2018: 26 dipendenti finirono ai domiciliari e per altri tre scattò il divieto di dimora

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L’inchiesta sui cosiddetti "furbetti del cartellino" in Provincia e al Genio civile (Regione) finì sotto i riflettori nel settembre 2018. La Procura mise nel mirino 29 dipendenti pubblici con misure cautelari (26 finirono agli arresti domiciliari e 3 ebbero divieti di dimora) ma gli indagati erano alcune decine in più. Il titolare dell’inchiesta Roberta Moramarco contesta reati che vanno dalla truffa ai danni dello Stato, al peculato e alle false attestazioni. I carabinieri ripresero diversi indagati a omettere le timbrature dei cartellini andando, in orario di lavoro, al mercato, a fare shopping, dal parrucchiere o in palestra. Emerse anche che tre dipendenti avevano un secondo lavoro svolto quando avrebbero dovuto essere in ufficio. Sedici dipendenti del Genio civile furono licenziati dalla Regione ma alcuni sono rientrati in servizio con conciliazioni o grazie al giudice del lavoro.