Funghi, boom di nascite ma anche di incidenti

Coldiretti stila il decalogo del perfetto cercatore, precisando come sia sempre necessario evitare di mettere in pericolo se stessi e gli altri

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Il boom di funghi “precoci” ha purtroppo portato a un forte aumento dei casi di smarrimento e incidenti. Le piogge di queste settimane, accompagnate dal caldo umido, hanno creato le condizioni ottimali per le prime nascite un po’ in tutta la regione e soprattutto nei versanti umidi. A dirlo è Coldiretti Toscana preoccupata per l’assalto nei boschi da parte di un crescente numero di cercatori non sempre consapevoli dei pericoli che corrono quando si addentrano sulle montagne. Gli ultimi casi sulle montagne di Zeri, in Lunigiana, dove cinque fungaioli si erano persi e sono stati recuperati solo grazie all’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco. "Siamo appena all’inizio della stagione dei funghi e la cronaca è già piena di cercatori che si sono persi tra i boschi mettendo a rischio la loro vita e quella dei soccorritori – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana - Stiamo assistendo d una vera e propria corsa alla ricerca dei pregiati porcini, il trofeo più ambito, che non sempre avviene nel rispetto delle regole e del buonsenso. Questo è profondamente sbagliato così come è sbagliato che le aziende agricole non siano messe nelle condizioni, proprio a causa dell’invasione dei cercatori, di poter tutelare le produzioni all’interno delle rispettive proprietà. E’ un vero e proprio saccheggio che va disciplinato meglio". Ai fini di una ricerca in sicurezza Coldiretti Toscana ha elaborato un decalogo con i comportamenti da tenere nei boschi. L’attività di ricerca – continua Coldiretti Toscana – non ha solo una natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri e svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. Vediamo dunque i consigli contenuti nel prezioso decalogo di Coldiretti per il cacciatore di funghi.

Per prima cosa, occorre documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche. E’ poi sempre bene comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria, inoltre occorre prestare attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia. Quarto punto: consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo, in caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati. Bisogna utilizzare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo.

Al settimo punto troviamo la regola d’oro: non raccogliere funghi sconosciuti. Ottavo consiglio è poi quello di verificare sempre i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali. Infine è giusto pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio, infine per quanto riguarda il trasporto è meglio usare contenitori rigidi e areati – no alle buste di plastica – che proteggono il fungo.