Fungaioli: sos del Soccorso alpino. "Troppi dispersi, mettiamo un freno"

Gemignani: "Si prendano provvedimenti". Non c’è traccia dell’82enne

Un fungaiolo in un bosco: molti sono inesperti e si perdono

Un fungaiolo in un bosco: molti sono inesperti e si perdono

Lunigiana, 24 settembre 2018 – Proseguono senza sosta le ricerche del fungaiolo di 82 anni scomparso da due giorni nei boschi di Tenerano. Più di cento persone stanno battendo la zona fra squadre dei vigili del fuoco, soccorso alpino e tanti volontari che, nonostante l’utilizzo di un elicottero, non hanno ancora trovato traccia dell’uomo. L’ultima a vedere il pensionato, che necessità di cure particolari, una donna, venerdì pomeriggio.

Sulla vicenda (sabato i fungaioli dispersi erano addirittura cinque...) interviene Renzo Gemignani, responsabile del Soccorso Alpino che lancia un sos chiedendo un serio intervento. "Quando viene rilasciato il tesserino – spiega Gemignani – sarebbe necessario l’obbligo di attivare una app che consenta di risalire tramite il telefono e gps alla precisa localizzazione. Non è possibile che per tre chili di funghi si metta in moto ogni giorno un esercito di persone. Qualcuno delle istituzioni dovrebbe prendere seri provvedimenti perché andare per funghi richiede capacità e conoscenze non accessibili a tutti. Servono provvedimenti che inibiscano le zone più pericolose". Già ieri anche i vigili del fuoco si erano raccomandati: nessuna “improvvisazione”, chi non conosce i boschi non si avventuri e soprattuto nessuno vada via da solo.

Anche Guido Dazzi, consigliere grillino a Fosdinovo, interviene: «La raccolta funghi rappresenta un evento selvaggio per colpa del disinteresse delle amministrazioni; oltre a non portare nulla al territorio, è causa di tragedie e di costi enormi. Senza dimenticare i danni al sottobosco per le modalità di raccolta. Occorre regolamentare la raccolta con tesserini a pagamento per i non residenti, nonché un’ordinanza che impedisca l’accesso alle zone pericolose. E’ fondamentale controllare i sentieri e porre cartelli indicatori sparsi lungo i punti più frequentati, proprio da utilizzare come punto di riferimento per gli appassionati di funghi per far sì che la gente non si smarrisca con facilità".

Roberto Oligeri