Mamma e figlio morti a poche ore di distanza, tutto il paese ai funerali

La chiesa di San Giovanni Battista era piena. Don Barbieri ha ricordato quanto sia difficile per una madre accettare la morte del figlio

I funerali Franca Portascarta e del figlio Matteo Veroni

I funerali Franca Portascarta e del figlio Matteo Veroni

Villafranca (Massa Carrara), 9 gennaio 2023 - Erano vicini, uno accanto all’altra, come solo madre e figlio possono essere. Nella vita e nella morte. Domenica pomeriggio Villafranca ha detto addio a Matteo Veroni e Franca Portascarta, madre e figlio, deceduti a poche ore di distanza, nella notte tra giovedì e venerdì. Una tragedia che ha provocato profondo sconforto nella comunità di Villafranca, dove la famiglia è molto conosciuta. La chiesa di San Giovanni Battista faticava a contenere tutti gli amici presenti, molti infatti sono rimasti fuori, all’ingresso, in piazza, sotto una pioggia battente, desiderosi comunque di portare un saluto ai due. Matteo Veroni, 45 anni si era sentito male improvvisamente giovedì sera di ritorno da una cena con gli amici, sulle scale di casa. Si era accasciato a terra, chiamando la madre, con cui viveva, a Virgoletta. La donna gli è corsa subito incontro e ha cercato di aiutarlo, avvisando i soccorsi. I militi del 118 sono arrivati il prima possibile e hanno fatto tutti i tentativi per rianimarlo, ma per lui purtroppo non c’è stato nulla da fare. Una volta accertata la sua morte, la salma è stata composta a casa e non all’obitorio, la madre a sera inoltrata è andata in camera sua a riposare, sconfitta dal dolore. Non si è più svegliata e ha raggiunto l’amato figlio poche ore dopo. Una notizia dolorosa e insolita, che ha gettato la comunità nello sconforto più totale. Ieri pomeriggio a officiare i funerali c’era il parroco don Giovanni Barbieri.

Matteo Veroni e Franca Portascarta
Matteo Veroni e Franca Portascarta

"Non è semplice trovare le parole giuste - ha detto - in questi giorni pensavo a quanto sia difficile per una madre accettare la morte di un figlio. Franca non ha retto. Siamo qui in tanti perché tutti siamo stati toccati da questo dolore e partecipiamo al dolore di chi lo sta vivendo in prima persona. Le parole sono necessarie ma anche la presenza silenziosa può dare conforto e sollievo: le persone sono insostituibili e nessuno può sostituirsi a chi è mancato. Abbiamo celebrato le feste natalizie da poco, l’Epifania che è la manifestazione del Signore. Lui è venuto ad abitare in mezzo a noi per dirci che la nostra vita va al di là dei tempi che ci sono concessi tra la nascita e la morte, delle aspettative e delle attese. Si è immerso nelle nostre fragilità, ha voluto essere uno di noi finché non ha iniziato la sua vita pubblica. Gesù ci ricorda che Dio è un padre misericordioso, che la vita è fatta di gioie e dolori, fatica e riposo, malattie e guarigioni. La condizione umana l’ha portato sul Calvario, fino alla crocifissione, quello era il prezzo che Gesù ha dovuto pagare per il nostro riscatto. Noi siamo qui per pregare affinché Franca e Matteo entrino nella vita eterna, per dimostrare l’affetto che ci lega a loro, parte attiva nel mondo del volontariato. Li accompagniamo nell’ultimo viaggio perché portino le opere buone compiute, preghiamo affinché e il Signore li accolga a braccia aperte e col sorriso".