Carrara, 24 aprile 2018 - “Non c'è morte finché si vive nel cuore di chi resta”. Le bandiere rossonere dei gruppi anarchici e tanti papaveri rossi per l'ultimo saluto alla giovane Irene Bellulovich, vittima dell'incidente stradale avvenuto nella notte tra venerdì e sabato a Marina, che ha strappato la vita di altre tre persone, Marco Crea e due inglesi, Oliver Kemp e Thomas Haycock.
In migliaia si sono stretti attorno ai familiari della giovane: in mezzo al corteo partito dall'ex ospedale fino a piazza Battisti anche il sindaco Francesco De Pasquale e la giunta, ma tutti senza fasce. Intanto piazza II Giugno ha proclamato il lutto cittadino. “Con questo atto – dice il Comune – l’amministrazione comunale intende esprimere alle famiglie il più profondo senso di cordoglio di una Città colpita e sgomenta di fronte a questa tragedia. Interpretando il comune sentimento della popolazione, è stato ritenuto doveroso e opportuno proclamare il lutto cittadino in concomitanza con le esequie, in segno di profondo rispetto e di sentita partecipazione al dolore dei familiari delle vittime. A palazzo civico sono esposte le bandiere a mezz’asta in segno di lutto e vicinanza alle famiglie”.