Festeggiati i giovani del Cai per la spedizione sulle Ande

Un'esperienza incredibile e affrontata con entusiasmo

Il gruppo con il sindaco De Pasquale

Il gruppo con il sindaco De Pasquale

Carrara, 10 agosto 2018 - La prima Spedizione alpinistica extraeuropea di Alpinismo Giovanile del Cai di Carrara denominata Hola Andes 2018 si è felicemente conclusa. Fortemente voluta dalla sezione Cai cittadina per festeggiare il 130° anniversario di fondazione, la spedizione si è svolta in Sudamerica nelle Ande peruviane - Cordillere Blanca e Huayhuasch - dal 21 giugno al 11 Luglio 2018, per una durata complessiva di tre settimane. La spedizione era formata da 26 partecipanti, 14 adulti e 12 ragazzi. Team-leader Fabrizio Molignoni, Accompagnatore di Alpinismo Giovanile e Istruttore Neve e Valanghe, alla sua undicesima spedizione extraeuropea, che ha avuto l'ausilio di Alessandro Vignoli, Accompagnatore Nazionale di Alpinismo Giovanile, Bruno Giovannetti, Guida di Mountain-bike, Luigi Vignale, Presidente della sezione e medico rianimatore, Lorenza Pratali, medico cardiologa e fisiologa del CNR di Pisa, responsabile degli studi sull'alta quota, Giuseppe Trombetti, farmacista e botanico. Il gruppo era completato da altri alpinisti ed escursionisti esperti: Lorenzo Chiappe, Massimo Bianchi, Roberto Vatteroni, Giorgio Faconti, Emilio Volpi, Pier Francesco Bellinvia, Fabio Trabucchi e Rosangela Festa. Per la prima volta nella storia del Club Alpino Italiano della Toscana la spedizione si è rivolta ai ragazzi dell’Alpinismo Giovanile, nella fascia di età compresa tra i 15 e i 17 anni. I giovani minori coinvolti in questo progetto sono stati 12: Bellinvia Leonardo, Bellinvia Lorenzo, Bianchi Mattia, Dell’Amico Tommaso, Maggiani Michele, Meazzini Giacomo, Molignoni Gregorio, Scaltritti Tommaso, Trabucchi Sebastiano, Valese Pietro, Yates Bell Zaccary, Bellinvia Luca. La prima parte è stata dedicata al trekking, con il periplo della parte meridionale della Cordillera di Huayhuasch: un trekking di 6 giorni in uno dei siti più belli e incontaminati di tutte le Ande, caratterizzato da lagune e lambito da poderosi ghiacciai, ad una quota costantemente superiore ai 4.000 metri. La seconda parte ha invece riguardato l'ascensione al Picco Ischinca di m.5535, bellissima montagna glaciale posta al culmine dell'omonima valle nella Cordillera Blanca: alle ore 10,30 del 2 Luglio ben 7 ragazzi, con i loro accompagnatori, raggiungevano la calotta nevosa della vetta, dopo 8 ore di faticosa ascesa. Alcuni giorni dopo Emilio Volpi, Lorenzo Chiappe e Fabio Trabucchi raggiungevano anche la cima del Nevado Pisco a m.5752. L'ultima parte ha invece riguardato la traversata in mountain-bike dalla Cordillera Blanca all'Oceano Pacifico con l'attraversamento della Cordillera Nigra, lungo l'incredibile Ruta Inca, 320 Km percorsi in 4 giorni con dislivelli complessivi di 5.000 metri in positivo e quasi 8.000 in negativo, a quote situate tra i 3.000 e i 5.000 metri. La spedizione ha poi portato a termine altri obiettivi: Uno studio scientifico relativo agli effetti della permanenza in quota sulla coagulazione del sangue, in particolare rivolto ai ragazzi minori: con l’ausilio del CNR, Istituto di Fisiologia Clinica, i medici si sono occupati di raccogliere e monitorare dati indirizzati ad uno screening di originalità scientifica perché non ancora sperimentato su soggetti di così giovane età. I numerosi dati raccolti comprendono anche il monitoraggio della qualità del sonno in alta quota attraverso uno speciale braccialetto indossato da tutti i ragazzi, che sfocierà in uno studio mai affrontato prima e quindi di rilevante interesse scientifico. Un gemellaggio con la popolazione locale dei campesinos che si è realizzato attraverso la scelta logistica delle missioni dell’Operazione Mato Grosso: è stato idealmente (e anche praticamente, con la donazione di materiale medico e didattico ai più alti villaggi della Cordillera) veicolato un messaggio importante di solidarietà e attenzione verso popolazioni disagiate insieme ad un interscambio culturale rivolto in particolare ai giovani. Una volontaria astinenza dai social network che ha consentito ai ragazzi di staccare con la connessione permanente per assorbire in pieno i benefici di un rapporto completo con la natura e l'ambiente. ll botanico Giuseppe Trombetti ha rinvenuto sulla Punta Union a 4750 metri un raro e spettacolare ranunculus rosso, il Ranunculus rosso di Shismay, pianta endemica del Perù, scoperta per la prima volta dal botanico tedesco Augusto Werberbauer (1871-1948) l'11 Luglio 1903 a Monzòn – Huanuco – Perù. Fabrizio Molignoni, Capo-Spedizione “Sono particolarmente soddisfatto per la piena riuscita di questa spedizione: i risultati ottenuti testimoniano l'ottimo stato di salute della nostra sezione, che ha creduto in un progetto originale e ambizioso. Il successo di una spedizione dipende da molti fattori e non è mai così scontato. Per i ragazzi è stata un'esperienza formativa ed entusiasmante: lo scopo finale, al di là dell'aspetto sportivo, era offrire loro opportunità audaci di crescita. Ringrazio i ragazzi e le loro famiglie, gli istruttori che negli anni si sono impegnati a far crescere i giovani, e siamo grati a tutti coloro che in varia misura ci hanno sostenuti”.  Luigi Vignale, Presidente della Sezione e medico della spedizione ”Come Presidente, con ferma convinzione, ho proposto ai miei soci di celebrare i 130 anni di vita della Sezione con lo scopo principale di unire le generazioni attraverso un percorso di memoria comune e di vita presente.  La risposta, nel momento più bello dell’anno, è venuta prima con la pubblicazione del libro commemorativo “1888-2018 una grande storia” e poi con una spedizione di alpinismo giovanile unica nel suo genere in Italia. 12 adolescenti e 14 adulti e anziani hanno realizzato un lungo percorso comune, condividendo impegno sportivo e alpinistico, solidaristico (nelle scuole, nelle missioni e negli ospedali) e di ricerca scientifica. Ognuno di noi ne è uscito sicuramente arricchito e trasmetterà con gioia alle famiglie, agli amici e ai soci il valore di questa grande esperienza culturale”. La spedizione, organizzata dal Cai di Carrara, ha avuto il patrocinio delle sezioni Cai di Castelnuovo Garfagnana e di Pisa. Il progetto è stato sostenuto da numerosi sponsor: Cai Toscana, Commissione Cai Regionale di Alpinismo Giovanile, Pianeta Sport Pietrasanta, Named Sport, Apuafarma, Bettogli Marmi, Gemeg Carrara, Franchi Umberto Marmi, Errebi Marmi, Vanelli Marmi, Benetti Macchine, Professional Marble, Alba Ventura, Alfa Omega, A.P. Diamant, Callegaro Resinatura blocchi, Bergamini Michele, Larderia Battella Gino, Vimar Stracarrara. La Croce Rossa Italiana ha fornito una valigia sanitaria e Pietrasanta Pharma materiali per medicazioni. Tutta la parte grafica e promozionale è stata invece curata da Antares Grafica di Carrara.