Festa rumena e gemellaggio nel nome dell’integrazione

Successo al Lago del Sole per l’iniziativa organizzata dalla Comunità Daciada. Con Persiani anche i sindaci delle città di Intorsura Buzaului e Cruzesti

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E’ stata un successo la festa organizzata dall’associazione Comunità rumena Daciada al Lago del Sole non solo in termini di numeri ma perché è servita a mettere le basi per costituire un rapporto di ‘fratellanza’ più stretto con la città. All’evento hanno partecipato, su invito dell’associazione, il sindaco Francesco Persiani, accompagnato dal capo di gabinetto Daniele Pepe e dal consigliere Piergiuseppe Cagetti, e due sindaci provenienti da Romania e Moldavia: Raul Urda, primo cittadino del Comune di Intorsura Buzaului, e Violeta Crudu, sindaca della città di Cruzesti a pochi chilometri dalla capitale Chisinau. E’ stato Urdu, sindaco della città rumena da cui proviene gran parte della comunità rumena a Massa, dopo aver donato a Persiani un abito cucito a mano tipico della tradizione popolare rumena, a lanciare la proposta di un gemellaggio fra le tre città. Un invito accolto con piacere dal sindaco di Massa: "E’ una proposta che porterò subito all’attenzione dei consiglieri comunali – ha dichiarato – e spero che si possa realizzare". La festa ha portato a Massa un pezzo di Romania e ha visto la presenza del parroco di Intorsura Buzaului e dell’ex parlamentare, Fabio Evangelisti: musica tradizionale, popolare e non, con sette cantanti rumeni che si sono alternati sulla scena, provenienti sia dalla Toscana sia dalla zona di Verona. Immancabile l’angolo con le golosità della cucina rumena, catering curato dal ristorante Transilvania, ormai un punto di riferimento a Massa in via Carducci per la comunità apuana. Un’iniziativa che ha richiamato ben 735 persone al Lago del Sole. Un gran bel risultato per la Comunità Daciada, guidata dal presidente Vasile Mihai Ababei e dal vice presidente Robert Deleanu. Ababei ha ringraziato il sindaco Persiani per la presenza alla festa, "non solo un sindaco ma un amico della comunità rumena e se la festa è stata fatta è anche merito suo".

La festa è stata anche l’occasione per ricordare alla comunità rumena presente che vivere in una città significa anche poter partecipare alle sue scelte, ha sottolineato Ababei, la possibilità di votare e di essere votati, magari esprimendo un giorno un consigliere e un assessore.