Farmacie: il nuovo piano finisce davanti al Tar

Ztl e spopolamento del centro: Serafini chiede che venga annullato l’ultimo provvedimento varato dalla giunta lo scorso dicembre

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Zona a traffico limitato e spopolamento del centro: la città cambia e così anche le abitudini dei carraresi. Compito dell’amministrazione è interpretare questi mutamenti e adeguare i propri strumenti normativi, quando non vi riesce allora ecco che arrivano i guai. In questi settimane il Comune deve fronteggiare una nuova ondata di protesta che riguarda le farmacie presenti in città il cui numero e la cui disposizione segue regole stabilite per legge e messe nero su bianco dalla giunta comunale attraverso la pianta organica delle farmacie. L’ultima volta palazzo civico ha messo mano a questo documento il 31 dicembre appena passato confermando quanto già previsto dalla precedente stesura senza quindi accogliere le richieste di chi avrebbe sperato in un cambiamento. Tra questi ultimi c’era la farmacia Serafini di via Ghibellina che ha deciso di fare ricorso al Tar per chiedere l’annullamento del piano comunale approvato a San Silvestro. In particolare la storica farmacia che si trova a due passi del Duomo vorrebbe uno sbocco anche fuori dalla ztl visto che la sua presenza rappresenterebbe una forte limitazione per la clientela soprattutto nel caso quest’ultima abbia bisogno di presidi medici particolarmente ingombranti come, per esempio, bombole d’ossigeno. L’udienza davanti ai giudici del tribunale amministrativo fiorentino è ora fissata per il prossimo mercoledì e in quell’occasione il Comune sarà assistito dagi avvocati di palazzo civico Marina Vannucci e Sonia Fantoni.

Per quanto riguarda l’amministrazione, lo scorso dicembre la scelta di confermare le vecchie regole per le farmacie si basava su alcune considerazioni prettamente demografiche. In città ci sono dunque 20 farmacie, vale a dire all’incirca una ogni 3mila abitanti di queste tuttavia, ben sei si trovano nel centro storico nonostante una popolazione residente di poco più di 10mila persone. Eppure nel documento approvato lo scorso dicembre dall’amministrazione si è scelta la linea della continuità. "Dall’anno 2012 – si legge nella delibera – non si sono verificate rilevanti migrazioni di popolazione residente all’interno del territorio comunale di Carrara. Si registra, invece, una diminuzione del numero dei residenti, che ha interessato soprattutto i tre principali quartieri di Carrara, e cioè Avenza e Marina".

c.lau