F2i si espande e si laurea primo operatore

Il fondo di investimenti che opera nel nostro porto ha siglato un accordo con MarterNeri e acquisito terminal a Livorno e a Monfalcone

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Porto: F2i si amplia a Monfalcone e Livorno e diventa il primo operatore italiano nelle rinfuse. Importante successo commerciale per il fondo che da diversi anni ormai opera anche a Marina di Carrara. E’ di ieri la notizia che F2i ha siglato l’accordo per l’acquisizione da Vei Log spa del gruppo MarterNeri, gestore di terminal portuali nella città labronica e in Friuli. Questa importante acquisizione prima di diventare ufficiale dovrà ancora attendere che vengano perfezionate tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle diverse autorità competenti, ma è ormai in dirittura d’arrivo. In particolare questo affare verrà chiuso attraverso F2i Holding portuale (Fhp), società interamente controllata dal Terzo fondo F2i e dal fondo F2i-Ania. Nelle volontà del fondo le attività di MarterNeri dovranno andarsi ad integrare con quelle già svolte da Fhp oltre che nel porto di Carrara anche in quelli di Marghera e Chioggia, acquisiti nel 2019. Grazie a questa importante azione di consolidamento Fhp diventerà il primo operatore portuale italiano nel settore delle rinfuse, attivo nell’Alto Adriatico e nel Tirreno con oltre 7 milioni di merci movimentate annualmente, 7 terminali in gestione, 200 mezzi di sollevamento e movimentazione, magazzini e infrastrutture di interconnessione. Il settore delle rinfuse è strategico per l’economia nazionale e comprende tutte quelle merci che non trasportate in container, come i nostri blocchi di marmo dunque, ma anche prodotti siderurgici, cereali, cellulosa, fertilizzanti, moduli industriali speciali e tante altre tipologie di prodotti. Il 70% delle importazioni e il 50% delle esportazioni italiane avvengono via mare, per un valore annuo di 160 miliardi di euro. Dopo l’acquisizione di MarterNeri, il volume d’affari e il numero di addetti delle società appartenenti a F2i e operanti nel comparto delle merci rinfuse sono stimati essere superiori rispettivamente a 170 milioni di euro e 630 lavoratori. Solo nel nostro scalo a inizio di dicembre, Fhp è stata protagonista della sigla di un nuovo protocollo per far crescere il porto grazie ai project cargo del Nuovo Pignone. Nel documento, firmato dal fondo con Regione, Comune, Autorità portuale del Mar ligure orientale e Nuovo Pignone-Baker Huges si prevede, tra l’altro, di consentire alla multinazionale dell’oil and gas di utilizzare gli spazi del piazzale città di Massa per l’assemblaggio e la movimentazione di moduli di grandi dimensioni. In questo modo Nuovo Pignone potrà lavorare il più vicino possibile al punto di sbarco delle forniture e di successivo imbarco del modulo una volta assemblato per raggiungere la destinazione finale via mare, mentre la concessionaria del piazzale, la Fhp, si occuperà di sbarco e movimentazione andando a sviluppare ulteriormente una collaborazione che va avanti da tempo e che ha già portato a termine spedizioni di sedici moduli.