Ex Sensi Garden Rivoluzione sospesa Variante sotto la lente

Il cambio di destinazione d’uso sarà preso in esame dal Vas. La decisione del Comune dopo la richiesta di Regione e Arpat

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Discount nell’area ex Sensi Garden nel viale Roma, arriva il primo intoppo. La variante al Regolamento urbanistico, che prevede un cambio di destinazione d’uso con la creazione di una struttura commerciale per la media distribuzione (alimentare e non), dovrà infatti passare dalla Valutazione ambientale strategica (Vas). E’ la decisione presa il 14 dicembre dall’Autorità per la procedura di Vas all’interno del Comune di Massa dopo aver ascoltato i pareri degli Enti competenti a vario titolo per la variante, ossia Arpat, Regione Toscana e Gaia. La proposta era stata presentata il 16 aprile da Giorgio Turba, rappresentante legale della Immobiliare TG Srl , proprietaria dell’area conosciuta come ex vivaio Sensi con una superficie complessiva di circa 8.494 metri quadrati. Una "riorganizzazione funzionale" che prevede il cambio di destinazione d’uso di parte dell’area da destinare a commerciale e direzione, con contestuale piano attuativo di realizzazione. I fabbricati a uso residenziale, già esistenti nell’area, sarebbero accorpati come volumi e ricostruiti in un’altra zona (sempre nella stessa proprietà). Prevista una perequazione a vantaggio del Comune di 1 milione e 100mila euro e inoltre il parcheggio a servizio del centro commerciale sarebbe di uso pubblico. Questa la variante al Ru, a grandi linee. Il Comune ha infatti ricevuto alcuni dubbi dagli enti coinvolti, in particolare dalla Regione che ha lamentato l’assenza di alcuni requisiti nel documento relativamente "alle caratteristiche degli impatti della variante al Ru (e non solo del piano attuativo)" che hanno portato l’Ente a ritenere "necessario integrare e approfondire le valutazioni ambientali al fine di escludere impatti significativi, anche considerando quelli cumulativi". La struttura Vas del Comune, considerato anche il fatto che viale Roma è "bene di notevole interesse pubblico" (soprattutto sotto il profilo paesaggistico) ha valutato "necessario integrare e approfondire la valutazione degli effetti ambientali" rimandando alla Valutazione ambientale strategica.

Francesco Scolaro