"Porti i soldi dentro una valigetta". Morte di Trentini, rivelazioni choc

In Tribunale a Massa l’ex fidanzata ha parlato: "Clinica svizzera spiegò come trasferire il denaro"

 Marco Cappato in aula insieme agli avvocati difensori

Marco Cappato in aula insieme agli avvocati difensori

Massa, 13 novembre 2018 - "Quando decise di farla finita, prima di rivolgersi a Cappato, Davide aveva trovato su Internet Exit Italia. E’ stata quell’associazione a spiegargli le procedure e i documenti per morire in Svizzera. Si parlò anche di soldi". C’era un silenzio assoluto nell’aula del Tribunale di Massa dove ieri mattina si è svolta l’udienza del processo in Corte d’Assise a Marco Cappato e Mina Welby, rispettivamente tesoriere e co-presidente dell’associazione Luca Coscioni. I due sono accusati di istigazione e aiuto al suicidio in relazione alla morte di Davide Trentini (nella foto), malato di sclerosi multipla dal 1993, avvenuta in Svizzera con una flebo il 13 aprile 2017.

Davide Trentini, l'italiano morto con suicidio assistito in Svizzera
Davide Trentini, l'italiano morto con suicidio assistito in Svizzera

Ma quando Rossella Gozzani, la donna che è stata compagna di Davide dal 1997 al 2013, ha raccontato la storia della clinica che gli spiegava come portare i soldi, sembrava di essere in un film dell’orrore, per usare i termini della stessa teste. "Poi Davide parlò al telefono con la clinica dove c’era qualcuno che parlava anche italiano. Prese l’appuntamento, ma il giorno prima di partire lo richiamarono dicendo che c’era un controllo e dovevano rimandare di una settimana, poi richiamarono e l’appuntamento slittò di una seconda settimana. Poi di una terza. Alla fine – ha spiegato Rossella – l’interlocutore di Davide era anche scortese. Gli parlò dei soldi che doveva portare in Svizzera con una valigetta. Sembrava un film dell’orrore. Poi litigarono e Davide gli disse di restituirgli il denaro. Il primo appuntamento che slittò era a febbraio del 2017. Davide con l’associazione Coscioni aveva un contatto parallelo poi, vedendo cosa era accaduto con Exit Italia, parlò solo con loro".

Quanti erano i soldi di cui si parla? Pare qualcosa meno di 10mila euro. E se già sentire raccontare in aula la lunga agonia di Davide Trentini, l’uomo di Castagnara devastato dalla sclerosi multipla, è stato terribile, ascoltando il racconto di Rossella in aula è calato il gelo. Rotto solo dalle domande del Pm Marco Mansi, dell’avvocato Filomena Gallo e dal giudice De Mattia, presidente del collegio giudicante. Prima di Rossella Gozzani aveva parlato la sorella di Davide, raccontando le sofferenze del fratello e i tentativi per convincerlo a non uccidersi. E il lento, ma inesorabile, degrado delle sue condizioni fisiche. Prossima udienza il 14 gennaio alle 9,30. Saranno ascoltati la Welby e Cappato.