Estorsione, parla Dell'Amico: "Ho soltanto chiesto indietro i miei soldi"

Ieri in tribunale ha parlato dell’amico accusato di estorsione da Boggi

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Carrara, 23 gennaio 2019 - «Ho chiesto solo i miei soldi». A parlare è Manrico Dell’Amico, l’imprenditore accusato da Lucio Boggi, commercialista ed ex consigliere comunale del Pd, di estorsione e lesioni. Si è tenuta ieri in Tribunale la terza parte dell’interrogatorio chiesto dal legale Enrico Di Martino, difensore dell’imprenditore del marmo, davanti al pm Roberta Moramarco. Il 62enne accusato ha ribattuto punto per punto alle domande del pm, ricostruendo tutta la relazione professionale con il commercialista, ribadendo di aver soltanto chiesto il denaro che aveva prestato a Boggi e nient’altro, affermazione riportata anche nelle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche tra i due. Un interrogatorio durato circa tre ore. Il legale Di Martino ha presentato tutta la documentazione necessaria per scagionare il suo assistito e adesso punta a richiedere al Gip Augusto Lama la revoca degli arresti domiciliari, oltre a una memoria utile a ricostruire il rapporto tra Boggi e Dell’Amico.

La vicenda risale a inizio anno. A Dell’Amico, arrestato in flagranza di reato, viene contestata l’estorsione in concorso con un altro indagato,Mattia Poli e le lesioni. Secondo l’accusatore, Dell’Amico e Poli lo avrebbero costretto a firmare un atto di rinuncia a un contratto di affitto della cava Vittoria e a consegnare la somma di 84mila euro, e poi 117mila. Secondo l’accusa Dell’Amico avrebbe iniziato a fare pressioni su Boggi circa due mesi fa, fino ad arrivare dalle parole ai fatti, mordendo un orecchio al commercialista per costringerlo a fargli firmare la rinuncia. L’accusa ha poi rincato la dose sostenendo che l’imprenditore del marmo avrebbe proseguito, anche telefonicamente, a minacciare il commercialista, inveendo contro di lui e minacciandolo di morte. Questa pressione avrebbe portato Boggi a consegnare denaro a Dell’Amico, 27mila euro in bonifici bancari e assegni circolari e 5mila euro in contanti, e circa un mese fa 2mila euro a Poli. Durante un incontro Dell’Amico avrebbe morso un orecchio a Boggi per fargli pressione a rinunciare alla cava.