Trans ricattavano un cliente, arrestati per estorsione

L'uomo aveva cercato una escort sugli annunci on line, ma si è trovato di fronte un transessuale

Scovata dalla polizia una casa d'appuntamenti

Scovata dalla polizia una casa d'appuntamenti

La Spezia, 16 agosto 2018 - Aveva trovato il numero di telefono su un annuncio pubblicato su un sito di incontri on-line. La foto del profilo ritraeva una bella e giovane escort. Per questo un uomo, alla fine dello scorso aprile, aveva contattato il sito e fissato un appuntamento presso un appartamento di La Spezia con la ragazza. Giunto sul posto ed entrato nell'appartamento in cui avrebbe dovuto attenderlo la escort desiderata, l'uomo si era accorto però del fatto che quanto visto sul sito di incontri non era quello che in realtà aveva davanti agli occhi: per questo motivo aveva lasciato 50 euro a quella che apparentemente sembrava una ragazza ed era andato via.

Dopo pochi minuti il ''mancato cliente'' aveva ricevuto sul suo cellulare un messaggio da un numero sconosciuto con il quale gli veniva intimato di ricaricare con 200 euro una Postepay affinché non venisse pubblicato sulle rete il video in cui lo si vedeva accedere all'appartamento della escort. Forte del fatto che il video non ritraesse niente di particolarmente compromettente poiché non era stato consumato alcun tipo di rapporto, l'uomo si è rifiutato di ottemperare al pagamento.

A ricattarlo due transessuali italiani, di 29 e 25 anni, che secondo gli inquirenti non sono nuovi a questo tipo di comportamento. Il modus operandi era sempre lo stesso: il cliente veniva adescato e loro lo filmavano per poi chiedergli una somma di denaro in cambio del 'silenziò. Su richiesta del pm Marco Mansi, il gip Alessandro Trinci di Massa ha emesso un'ordinanza con la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nel frattempo i carabinieri hanno appurato che i due si erano spostati a Verona, così con la collaborazione dei colleghi della città veneta li hanno intercettati e li hanno arrestati. I due si trovano ora nella loro residenza, in provincia di Pescara, dove rimarranno a disposizione dell'autorità giudiziaria in attesa del processo.