
Riccardo Canesi
Carrara, 22 agosto 2021 - Chi salverà la geografia? Riccardo Canesi, geografo, ex insegnante, ci prova. La riduzione dello studio della materia nelle scuole superiori, a soli due anni, ma anche in alcuni istituti praticamente a zero, è il suo cruccio. E poi, come dice il professore, anzi ex perché ora in pensione, i ’risultati’ negativi, si vedono. Intorno a un geografo, c’è tanta ’terra bruciata’. E chi si guadagna quella laurea, prova ad accapparrarsi qualche cattedra, pochissime, oppure può fare il cartografo, poche altre sono le chance. Le ’perle’ di errori, derivati proprio da questo sacrificio attuato inspiegabilmente sullo studio della geografia "Che non trova poi una reale motivazione, se non la scarsa consapevolezza della classe politica sullo studio delterritorio " lo dice lo stesso Canesi, si trovano soprattutto nell’ambito della politica, dove di strafalcioni che riguardano i luoghi geografici ce ne sono a bizzeffe.
Canesi che ha realizzato la pagina ’Sos geografia’ insieme ad altri insegnanti e geografi, comunque non demorde e nonostante tutto porta avanti la sua battaglia. Con molto dispiacere, ma ogni tanto anche con una buona dose di simpatia, di fronte all’impossibilità di ottenere risultati immediati, ci ride anche su e ha istituito il premio dello ’svarione’ dell’anno, chiamato "Noio voulevon savoir" reinterpretando, un po’ carrarinizzato, Totò e Peppino appena giunti a Milano, città che ritengono terra straniera. Un premio conferito al politico che ha pronunciato lo strafalcione più grosso nei suoi interventi in pubblico relativamente a luoghi geografici.
E si è aperto un mondo: è stata una scelta davvero dura, il materiale era veramente tanto. L’anno scorso il premio è stato attribuito, virtualmente, ma con un partecipato sondaggio di pubblico sul web, all’onorevole Manlio Di Stefano che ha confuso Libano con Libia e pubblicamente ha detto "Un saluto ai nostri amici libici". "Secondo classificato – spiega Canesi – Matteo Salvini che, il 4 ottobre, riferendosi al Piemonte e alla Val d’Aosta alluvionati, li ha collocati nel Nord Est. In terza posizione Vito Comencini, sempre Lega, che l’8 gennaio, pronunciò il nome della rivista di geopolitica Limes, cioè, confine in latino, pronunciandolo “laims”, lime, come l’agrume dei Caraibi".
Quest’anno, sperando di poter consegnare a mano il riconoscimento, dice Canesi, ci sono forti probabilità che se lo aggiudichino gli esponenti della Lega che sono quasi un palmo sopra gli altri, a numero di strafalcioni. E non solo detti a parole. Per esempio, gira ancora sul web, nel manifesto "Prima l’Italia" il panorama che accompagna la foto di Salvini è palesemente quello della costa di Mentone, evidentemente da sempre in Francia. Di tutti questi errori Canesi non si limiterà a farne un concorso a premio, ma sta preparando anche un libro cartaceo. Il secondo volume dopo quello in cui ha raccolto gli errori che gli sono passati davanti in tanti anni di insegnamento.
Dopo aver un po’ spostato la sua attenzione, che prima era concentrata sugli sbagli commessi dai giovani alunni che poi sono le prime vittime di questo sconto di studio sulla geografia, verso gli adulti, nonostante questi ultimi invece un po’ più di geografia l’abbiano studiata. "Ho intenzione di riproporre all’istituto Zaccagna i campionati di geografia – conclude Canesi che è in pensione da un anno – ai quali vorrei invitare il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi". Canesi da un anno fuori dalle cattedre dell’insegnamento comunque si tiene aggiornato e partecipa, quando possibile, a convegni e conferenze, portando avanti la sua crociata per la geografia.